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CHAMPIONS LEAGUE

Atletico-Milan 0-1, il Diavolo ha un Messias: rossoneri ancora in corsa

Renato Panno

Il Milan domina l'Atletico Madrid ed è ancora in corsa per la qualificazione. Junior Messias eroe della serata con un gol di testa

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' analizza la bellissima vittoria del Milan contro l'Atletico Madrid al Wanda Metropolitano. Junior Messias fa sperare ancora in una qualificazione in Champions League che rimane comunque difficile. Il 7 dicembre i rossoneri dovranno battere la macchina da guerra Liverpool e sperare, contemporaneamente, che Porto e Atletico pareggino, o che il Porto non vinca o che l'Atletico non vinca con uno scarto superiore all'eventuale vittoria dei rossoneri. Ma per il momento tutti questi calcoli non contano. Quel che conta è che la speranza sia rimasta viva.

Il Diavolo ha meritato di vincere sia per la partita di ieri, sia per come ha condotto il girone. Finire il ritorno nell'Europa che conta senza nemmeno una vittoria sarebbe stato fortemente ingiusto. Bravi tutti a partire dalla diga di centrocampo formata da Sandro Tonali e Franck Kessie, Zlatan Ibrahimović è entrato e ha modellato la partita alla sua maniera, Brahim Diaz ha fatto rivedere i suoi proverbiali lampi di classe. Ma il più bravo di tutti è Stefano Pioli. Senza Ante Rebic, Rafael Leao e altri assenti illustri ha cambiato la partita con quattro cambi in un colpo solo.

Nulla di paragonabile alla prima mezz'ora dell'andata, che rimane forse il miglior Milan stagionale. I rossoneri però vanno negli spogliatoi con un 60% di possesso palla che è emblematico. Simeone prima accantona il classico 'pullman davanti alla porta' con Suarez-Griezmann davanti e con due esterni offensivi, poi fa un passo indietro per contenere il Diavolo. Le migliori occasioni capitano a Tiemoué Bakayoko, che non riesce a capitalizzare. Poi ci pensa Messias a mettere in porta un cross delizioso di Franck Kessie. Adesso contro il Liverpool sarà come una finale. Come se fosse Atene 2007. Intanto il Milan guarda in casa Sassuolo: piace un talento tutto italiano