Ora, però, la squadra di Conceicao deve completare l'opera, cercando di redimere un'annata comunque fortemente negativa (9° posto in Serie A, fuori ai playoff di Champions League contro il modesto Feyenoord) mettendo in bacheca il secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa Italiana. Sarebbe il numero 51 nella storia del Milan, il numero 2 dell'era RedBird. E, probabilmente, con due coppe all'attivo l'amarezza per com'è andato quest'anno sarebbe - forse - un briciolo minore.
C'è una stagione da chiudere al meglio: anche per l'Europa
—Il tutto senza dimenticare, che, vincendo la Coppa Italia, il Milan guadagnerebbe il diritto di partecipare alla prossima edizione dell'Europa League. Che, è vero, non sarà la Champions per palcoscenici e introiti, ma che permetterebbe al club di Via Aldo Rossi di confermare la sua internazionalità e, al contempo, di limitare un po' le perdite economiche. Nella prossima stagione, poi, il Milan ripartirebbe - rinvigorito e rinforzato - con l'obiettivo di vincere il 20° Scudetto della sua storia. Ma l'importante ora sarà chiudere l'annata al meglio.
Ecco perché Conceiçao ha chiesto alla squadra di non alzare il piede dall’acceleratore in vista della gara di domani contro il Venezia. E la società concorda con la linea scelta dall’allenatore, tanto che ieri Zlatan Ibrahimović e il direttore tecnico Geoffrey Moncada si sono presentati a Milanello. Non per festeggiare il successo nel derby, ma per far sentire la presenza della dirigenza. Imperativo, battere Venezia e Genoa, per poi arrivare al doppio confronto - tra Serie A e Coppa Italia - contro il Bologna per concludere come meglio non si potrebbe e rendere nuovamente orgogliosi i tifosi. LEGGI ANCHE: "Allegri, il DS, Maignan e Theo": Milan, ecco, tutto ciò che accadrà >>>
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