Il suo stupore è per chi si stupisce ancora. Per lui non ci sono stati dubbi fin dal primo momento in cui l'ha visto all'opera, scrive La Gazzetta dello Sport. Il punto d'osservazione di Christian Abbiati, effettivamente, era molto privilegiato. A pochi metri in campo e pochi centimetri nello spogliatoio. Sabato sera Abbiati era a San Siro con Sebastiano Rossi, con cui ha vissuto un'esultanza di squadra e di reparto: il volo del Milan è stato perfettamente rappresentato dal volo di Gianluigi Donnarumma sul tiro di Sami Khedira. Seba, Abbia e Gigio, tre generazioni di portieri rossoneri. Abbiati dice: "Mi rivedo molto in Gigio, caratterialmente e ci assomigliamo. È introverso, non sente la pressione". Abbia lo adora, da sempre.
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Abbiati: “Dopo Buffon solo Donnarumma, lo tengano stretto”
Abbiati non si dice sorpreso di Donnarumma, ma consapevole delle sue doti. Il portiere rossonero può ancora migliorare nell'esperienza, ovviamente.
Ecco le parole dell'ex portiere del Milan: "Io non mi stupisco più da tempo di Gigio, lo vedevo in allenamento e quindi conoscevo le sue qualità. Le incognite erano l'impatto con San Siro e il peso della maglia da titolare. Un altro fattore complicato è la continuità, ma lui è sempre rimasto concentrato. Lo è anche quando il gioco è dall'altra parte del campo. In pochi secondi puoi ritrovarti gli avversari in area piccola e serve esserci con la testa. È già ad alti livelli, ma può migliorare ancora. Innanzitutto in termini di esperienza e se arriverà l'Europa gliene darà tanta. In termini tecnici può migliorare nelle giocate coi piedi, ma lo vedo tranquillo. Tenta sempre le giocate e non butta mai via palla, un po' come fa il Milan. Montella è stato molto bravo, ha riportato entusiasmo, ma non va dimenticato il lavoro di Mihajlovic e Brocchi. La parata più difficile di sabato sera non è stata quella su Khedira, ma l'uscita in anticipo su Pjanic: tecnicamente perfetta, è stato sveglio e aggressivo. Dopo parate così più o meno ti rendi conto che è successo qualcosa di importante, perché tutti ti abbracciano, ma io realizzavo a pieno solo quando mi rivedevo in tv. Anche a Perugia successe così. Ha tutte le qualità per essere il capitano del Milan, ma sottolineo la parola futuro. Adesso sono discorsi poco utili, in prospettiva ci sta. La fascia mette pressione, lo dico per esperienza e io sono freddo. Ho capito subito che Gigio aveva un grande futuro, fin da quando lo vedevo allenarsi in Primavera. Anche un cretino se ne sarebbe accorto. Ha una grande famiglia alle spalle. Non voglio entrare nel merito del discorso legato ai procuratori, dico solo che vorrei vederlo a lungo nel Milan, perché il Milan ha trovato un punto di riferimento e quindi deve restare dov'è. Non mi ha stupito neanche vederlo in Nazionale, Buffon è in formissima, ma dopo di lui vedo solo Donnarumma. Gli altri sono bravi, ma non al loro livello".
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