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Quel Torino-Milan che portò in dote… Ancelotti

Carlo Ancelotti, ex tecnico del Bayern Monaco (credits: GETTY Images)

Nel 2001/02 Torino-Milan fu vinta dai granata. Per il Milan, però, fu una sconfitta quasi piacevole: portò Ancelotti, che poi vinse tutto.

Redazione

Il 4 novembre 2001 potrebbe sembrare un giorno come gli altri. Nella storia milanista, infatti, sono altre le date entrate nella memoria dei tifosi (sia in positivo che in negativo), eppure quella domenica segnò l'inizio di una nuova era rossonera. La squadra allenata da Fatih Terim, reduce dalla trasferta in Bulgaria di Coppa UEFA, doveva affrontare il Torino al Delle Alpi, in una gara che si preannunciava decisiva per l'allenatore turco. Infatti, mentre in Europa le cose andavano bene, il rendimento della squadra in campionato era altalenante: a parte un derby vinto 4-2, erano arrivati due pareggi casalinghi contro Venezia e Bologna, e una sconfitta contro il Perugia (3-1), per cui la trasferta di Torino era una sorta di ultima spiaggia. Al 26° il Toro andò in vantaggio con Cristiano Lucarelli, servito da Antonio Asta che fu bravo a recuperare un pallone destinato a finire a fondo campo, e nonostante i cambi (Marco Simone al posto di Demetrio Albertini, Andrea Pirlo al posto di Manuel Rui Costa) il risultato sembrò non sbloccarsi. Nei minuti finali, tuttavia, Filippo Inzaghi cadde in area complice una trattenuta di Daniele Delli Carri, procurandosi un rigore che tuttavia sprecò calciando alto, mandando il pallone in curva.

La sconfitta torinese costò la panchina a Terim, che solo 9 mesi prima diede le dimissioni da allenatore della Fiorentina, terminando un'esperienza con poche luci e molte ombre, e un rapporto non particolarmente positivo con la presidenza. Il giorno dopo fu ingaggiato Carlo Ancelotti, che pareva destinato alla panchina del Parma dopo le dimissioni di Renzo Ulivieri: il nuovo tecnico esordì in Coppa Italia contro il Perugia (13 novembre, vittoria per 3-0), mentre la prima in campionato fu contro il Piacenza (18 novembre, 0-0).

La stagione si concluse con un 4° posto in campionato (grazie soprattutto al rendimento positivo da metà marzo in poi) e le semifinali di Coppa Italia (persa contro la Juventus) e in Coppa UEFA (eliminazione contro il Borussia Dortmund). In estate arrivarono a parametro zero Clarence Seedorf, Tomasson e Rivaldo, e furono spesi circa 30 milioni per Alessandro Nesta dalla Lazio: aggiungendo Paolo Maldini, Alessandro Costacurta, Rui Costa, Inzaghi e Andriy Shevchenko il Milan tornava ad essere una delle favorite per il campionato e una delle protagoniste in Europa. Per strano che possa sembrare, i successi e le fortune di Ancelotti dipendono anche da k.o. di Torino, e la data del 4 novembre 2001 dovrebbe essere ricordata a lungo dal popolo milanista.

Stefano Sette

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