Adriano Galliani, una stagione e mezzo fa, lo ha acquistato dal Parma per un milione di euro e Gabriel Paletta quest’anno sta disputando la migliore stagione della sua carriera. Con Alessio Romagnoli ha formato una coppia difensiva inossidabile che da anni non si vedeva a Milanello. C’è un però: Paletta è stato espulso già tre volte in questi primi sei mesi, procurando all’avversario due calci di rigore.
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Paletta, è allarme ‘rosso’: è ora di un’inversione di tendenza
Questo perché il difensore numero 29 del Milan spesso arriva sul pallone con troppa foga, nonostante il suo intento non sia quello di far male all’avversario ma soltanto di conquistare la palla. Esempio lampante è il rosso di Marassi, nella partita persa 3-0 contro il Genoa anche a causa della sua espulsione dopo un intervento scomposto ai danni di Rigoni. Non ultimo il rigore procurato nella sconfitta di San Siro contro la Sampdoria a causa di un suo fallo ingenuo su Quagliarella, così come la doppia ammonizione di Bologna, soprattutto il primo giallo (spinta polemica su Mbaye) poteva evitarselo. Un difensore di 30 anni con la sua esperienza in Serie A dovrebbe rimanere sempre lucido, senza farsi prendere dall’attimo e dalla foga.
Ma non sono state solo ombre quelle di Gabriel. La sua stagione al momento ha un voto abbastanza alto, nonostante queste sbavature che spesso sono costati alcuni punti in meno ai rossoneri. Paletta spesso è stato uno dei migliori in campo della banda Montella, rimanendo sempre concentrato e sempre sul pezzo, come richiesto dal suo allenatore. Senza gli errori commessi sarebbe un difensore top e, forse, proprio per questo i cinesi della Sino-Europe Sports (che il 3 marzo rileveranno il Milan) in estate dovrebbero mettere a segno un grande colpo in difesa, perché Paletta è sì affidabile, ma spesso annebbiato da incertezze che costano caro ai suoi compagni.
Il suo contratto scade nel 2018, motivo per cui il difensore rossonero dovrà meritarsi sul campo la permanenza a Milanello, evitando ingenuità e continuando ad avere quel rendimento alto che otto volte su dieci ha messo in mostra. Perché Paletta, nonostante tutto, rimane uno degli insostituibili di Vincenzo Montella. E anche Gabriel lo sa bene.
Ruggiero Daluiso
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