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Nocerino: “Ecco come Ibrahimovic mi accolse al Milan”

Antonio Nocerino con il Milan nella stagione 2011-2012 (credits: GETTY Images)

Ai microfoni de ilposticipo.it, ecco le parole dell'ex centrocampista del Milan, Antonio Nocerino

Donato Bulfon

ULTIME MILAN - Ecco le parole a ilposticipo.it dell'ex centrocampista del Milan, Antonio Nocerino: "L'essere arrivato in rossonero mi ha cambiato, facendomi conoscere anche all'estero. Il Milan per me è speciale. Al mio arrivo ero l'ultima ruota del carro, ho rispettato tutti e per questo la gente mi ha voluto bene. Il Milan per me è una famiglia, mi sono divertito molto a giocare con tanti campioni".

Su Ibrahimovic: "Zlatan mi ha fatto subito che aria tirava al mio primo allenamento. Con un'entrata solo volato per 5 o 6 metri. Bisognava sempre dare il massimo e andare a mille anche in allenamento. Con Ibra il rapporto è stato di forte rispetto e spontaneità, lui è serio e tranquillo a differenza di quello che si dice. Vuole vincere sempre, ma sa anche quando è il momento di ridere e di scherzare. Al Milan ho sfruttato le caratteristiche dei miei compagni: oltre ad Ibra c’erano anche altri giocatori importanti come Robinho, Boateng e Cassano. Giocare coi campioni rende tutto più facile".

Sullo Scudetto perso nel 2012: "C'è qualche rammarico, però credo che quando non vinci significa che non lo meriti. Col senno di poi ripenso alla famosa partita con la Juve: se il gol di Muntari fosse stato convalidato, forse sarebbe finito tutto lì. Se ci fosse stata la tecnologia in campo il gol sarebbe stato gol, ma coi ‘se’ e coi ‘ma’ non si va lontano. Pazienza, è acqua passata. Poi anche la VAR ogni tanto commette degli errori".

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