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Milan, un caso inesistente montato a regola d’arte: la (strana) storia di Krzysztof Piatek

Krzysztof Piatek, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Nessun gol in campionato per Piatek nelle prime due partite. Nonostante i numeri non siano così impietosi, tutti sono pronti a puntare il dito verso di lui

Renato Panno

ULTIME MILAN - Giorno 29 gennaio 2019. É una serata importante per il Milan che affronta il Napoli nel match valido per i quarti di finale di Coppa Italia. I rossoneri sono alla ricerca di una vittoria che gli permetterebbe di credere alla conquista di un trofeo dopo l'eliminazione ai gironi di Europa League. Non tira buon vento in quel di Milano, dopo una sessione di mercato che ha portato via il grande colpo dell'estate rossonera Gonzalo Higuain, ceduto al Chelsea dopo sei mesi a dir poco complicati sotto la 'Madonnina'. A 'San Siro' si presenta Krzysztof Piatek, appena acquistato da Leonardo dopo un inizio di stagione scoppiettante con la maglia del Genoa, condito dal ben 13 gol in 19 partite.

Nonostante i numeri pazzeschi, la tifoseria nutre qualche riserva nei suoi confronti, temendo che con il grande salto il polacco possa soffrire di vertigini. Ma bastano soltanto 11 minuti per conquistare i nuovi tifosi e sparare sotto la curva Sud: piattone destro precisissimo e 1-0 per il Milan. E come se non bastasse, Piatek in quella serata ha deciso di far venire giù il 'Meazza' dopo il suo secondo gol, arrivato al minuto numero 27: con il sangue freddo dei grandi attaccanti, l'ex Genoa si sbarazza di Koulibaly e fa partire un tiro secco che fredda Alex Meret per la seconda volta. Non ci sono più dubbi: il Milan ha trovato il proprio nuovo beniamino.

E in effetti i numeri parlano per lui: nel corso della stagione sono ben 9 i gol segnati da Piatek in 18 partite. Il campionato finisce con un amaro quinto posto che non permette al Milan di approdare in Champions League ma che incorona Piatek nell'Olimpo dei grandi attaccanti. Ma il calcio è strano, non perdona nulla a nessuno. Mai si poteva immaginare di criticare un attaccante simile, ma sono bastati solo 2 mesi e mezzo per dimenticarsi di tutto quello che di buono Piatek è riuscito a costruirsi.

Il Milan in estate ha accolto il suo nuovo allenatore Marco Giampaolo, tecnico che fa del bel gioco la sua qualità migliore. Le amichevoli viste in estate hanno fatto intravedere qualcosa, ma hanno spinto la critica a puntare il dito verso Piatek, mai a segno nelle cinque amichevoli disputate nel precampionato. Ed ecco che i detrattori hanno iniziato a montare un caso che va ormai di moda dalle parti di Via Aldo Rossi: la cosiddetta maledizione del numero 9. Il polacco, infatti, ha sostituito in estate la numero 19 con quella numero 9 che ha fatto paura a tutti gli attaccanti del dopo Filippo Inzaghi. Da Pato a Higuain, passando per Torres, Luis Adriano, Lapadula e Destro, nessuno è riuscito ad imporsi a dovere con quel numero sulle spalle.

Ma se tutta questa storia diventa pretesto per costruire un caso intorno ad un giocatore che ha già dimostrato tanto, allora il tutto non ha motivo di esistere. Analizzando minuziosamente i fatti, si deve considerare che Piatek ha subìto una preparazione estiva molto pesante e, come detto dallo stesso Giampaolo, ha un quoziente di fatica maggiore rispetto al resto del gruppo. Motivo che non gli ha permesso di affrontare con la dovuta lucidità le amichevoli estive. Se poi ci spostiamo in ottica campionato, bisogna notare che il Pistolero ha fatto male come tutta la squadra in quel di Udine ed ha avuto una sfortuna tremenda nei soli 30 minuti disputati contro il Brescia. La palla che galleggia sulla linea di porta e torna indietro ha quasi i contorni del fantasy, un episodio che per poco non va contro le leggi della fisica.

Quindi attenzione a creare una polemica che non esiste, perché il neo numero 9 del Milan non può aver dimenticato come si segna dopo il pochissimo tempo trascorso dalle ultime volte in cui veniva idolatrato da tutti. Quello che si sta costruendo intorno a lui sta assumendo i contorni di un caso che non ha ragione di esistere. Intanto ecco il report odierno dell'allenamento del Milan, continua a leggere >>>

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