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Milan, piovono fischi per Suso: lo spagnolo e i tifosi ai ferri corti

Jesús Suso, esterno offensivo del Milan (credits: GETTY Images)

In occasione di Milan-Sassuolo, Jesus Suso è stato sonoramente fischiato dai propri tifosi. Il rapporto si conferma più difficile che mai

Renato Panno

ULTIME NEWS MILAN - Non c'è pace per Jesus Suso. Dopo il lancio dell'hashtag social #SusoOut, il rapporto con i tifosi si era ricucito grazie alla grande risposta dello spagnolo: gol su punizione in Milan-Spal e 3 punti portati a casa per i rossoneri. Un episodio che ha ricucito un po' uno strappo che sembrava irrecuperabile ma che, negli ultimi giorni, si è inesorabilmente riaperto. In occasione del match contro il Sassuolo, infatti, Suso è stato richiamato in panchina da Stefano Pioli, dopo una prestazione a dir poco opaca. Molti sono stati i palloni sprecati dal numero 8, che dimostra ancora una volta di non riuscire più ad incidere come in passato.

E dire che Suso è stato uno degli idoli della tifoseria fino a poco tempo fa. La sua storia al Milan è iniziata nel 2014/2015, quando è stato prelevato dal Liverpool per l'irrisoria cifra di 500 mila euro. Appena arrivato in Italia, l'esterno d'attacco fatica moltissimo, tanto che i rossoneri decidono di mandarlo in prestito al Genoa. Qui succede la rinascita, fatta di 19 presenze e 6 gol. A giugno ritorna al Diavolo e l'impatto è immediato: in stagione colleziona 34 presenze con 7 gol e 6 assist all'attivo. Nel corso degli anni si dimostra il giocatore più decisivo del Milan, ma negli ultimi tempi la parabola discendente è evidente.

I fischi subiti durante la sua sostituzione sono stati assordanti. Il pubblico di San Siro lo ha ormai etichettato come uno dei principali colpevoli della flessione rossonera. La cosa che gli viene imputata è quella di essere ormai troppo prevedibile: con la palla tra i piedi Suso è spesso preda degli avversari, che ormai conoscono il suo modo di giocare. In più la sua predisposizione al sacrificio è sempre meno visibile. Un insieme di cose che ha incrinato i rapporti con quel pubblico che fino a poco fa lo esaltava. Una situazione che non si preannuncia così duratura, nessun giocatore può essere completamente estraneo all'ambiente che lo circonda. Cessione o permanenza? La decisione probabilmente verrà posticipata in estate, quando la sua clausola da 40 milioni sarà nuovamente esercitabile. Intanto contro l'Atalanta è probabile l'impiego di Rafael Leao dal primo minuto, continua a leggere >>>

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