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Mistero Rebic: il grande attaccante che nessuno fa giocare

Ante Rebic, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Ante Rebic, giunto l’ultimo giorno di mercato estivo, avrebbe dovuto rappresentare l’arma offensiva in più del Milan. Ma fin qui non ha convinto

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Dopo aver inseguito, a lungo, per quasi tutta la sessione estiva dell’ultimo calciomercato, l’attaccante argentino Ángel Correa dell’Atletico Madrid, il Milan, ‘last minute’, per l’intercessione del suo Chief Football Officer, Zvonimir Boban, ha piazzato il colpo Ante Rebic.

"Classe 1993, Rebic, reduce da una stagione con 10 gol e 6 assist (con semifinale di Europa League) con la maglia dei tedeschi dell’Eintracht Francoforte, è giunto a Milano in prestito biennale, nell’ambito di un’operazione che ha portato, contestualmente, André Silva in Germania.

"Mentre, però, il portoghese sulle rive del Meno ha trovato spazio da titolare e ripreso a segnare (3 reti in 6 gare in Bundesliga), Rebic in rossonero si è perso, non riuscendo né ad incidere, né, addirittura, a conquistare la fiducia di ben due tecnici diversi, Marco Giampaolo prima e Stefano Pioli poi.

"Il numero 18 croato ha disputato, finora, 6 spezzoni di gara con la maglia del Milan, contro Hellas Verona, Inter, Torino, Lecce, Lazio e Juventus, per un totale, però, di appena 132’ di gioco complessivi. Mai partito titolare, praticamente un comprimario. A metà novembre, quindi, dopo due mesi abbondanti dal suo arrivo al Milan, lo si può legittimamente definire come un mistero.

"Se Rebic è davvero un grande attaccante, perché nessuno lo fa giocare? Soprattutto in considerazione del fatto che il Diavolo, in 12 giornate di Serie A, ha segnato appena 11 gol e che, pertanto, avrebbe bisogno, forse, di un’iniezione di talento, forza ed imprevedibilità in zona offensiva? Il sospetto è che Rebic, per ora, non abbia convinto per motivi caratteriali.

"Se già la sua prima esperienza italiana con Fiorentina e Hellas Verona non era stata da ricordare, questa con il Milan rischia di diventare di gran lunga peggiore. Ma come scongiurare di diventare una meteora nel panorama rossonero? Iniziando, per esempio, con l’entrare in campo, quando viene chiamato in causa, mostrando un atteggiamento mentale più combattivo.

"Vero, a parziale scusante di Rebic va detto che disputando 22’ di media a gara, è difficile lasciare il proprio segno. Ma è altrettanto vero, però, che finora, ogni qualvolta Rebic si è alzato dalla panchina tutto ha fatto fuorché dare prova di essere un elemento importante per questo Milan alla ricerca di bravi attori protagonisti e non di figuranti.

"Rebic, adesso, è in Nazionale, come di consueto convocato dalla sua Croazia per gli impegni di qualificazione ad Euro 2020 contro Slovacchia (sabato 16 novembre) e Georgia (martedì 19 novembre). Con la selezione di Zlatko Dalic sarà titolare, nel ruolo di esterno destro d’attacco nel 4-3-3. Posizione che, nel Milan, non può ricoprire per la presenza di Jesús Suso.

"Ma, vista l’indisponibilità di Hakan Calhanoglu per squalifica e di Samu Castillejo per infortunio, potrà giocare, perché no, sul versante opposto nel tridente di Pioli in Milan-Napoli. Starà a lui cercare, ora, di riconquistare qualche posizione anche in rossonero e scongiurare, magari, di essere rispedito al mittente, in Germania, già nel corso del calciomercato di gennaio. Sessione in cui il Milan sta cercando rinforzi di alta qualità: continua a leggere >>>

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