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Milan, senti Albertini: “Nessun giocatore avrebbe giocato con Sacchi”

Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan (credits: GETTY images)

Demetrio Albertini, ex regista del Milan, duro nei confronti della squadra rossonera: “Oggi in pochi sarebbero compatibili con i suoi metodi”

Daniele Triolo

"Domani, venerdì 1 aprile, Arrigo Sacchi, il 'Profeta di Fusignano', compirà 70 anni. A parlare dell'epoca del Milan di Sacchi, all'agenzia di stampa 'ANSA', è stato Demetrio Albertini, centrocampista rossonero dal 1988 al 2002. “Mi ha preso dalla Primavera e mi ha fatto esordire in prima squadra, poi abbiamo vissuto tanti anni insieme in Nazionale", ha raccontato all'ANSA Albertini, che con Sacchi ha conquistato i suoi primi trofei (una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale ed una Supercoppa Europea) e ha vissuto in azzurro un Mondiale e un Europeo. Nel 2010, è stato Albertini, allora vicepresidente federale, a cooptare Sacchi per il ruolo di coordinatore tecnico delle nazionali giovanili.

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"“Gli telefonai scherzando. 'Io non ti vorrei più come allenatore, sei troppo tosto, però...'", ha ricordato Albertini, pensando agli allenamenti tosti e faticosi, inspiegabili per giocatori come Marco Van Basten, abituato ad altri ritmi in Olanda. “Ero un esordiente – ha spiegato Albertini -, quindi all'epoca non sapevo se fosse normale o meno, ma si faticava da matti”. E Sacchi esigeva anche un certo comportamento fuori dal campo: "O fate i calciatori o i playboy". "A volte se ne usciva con simili frasi a effetto – ha rivelato Albertini -. Poi, secondo me, ci vuole sempre un certo equilibrio. Sacchi è stato maniacale, questo spesso è un pregio ma tante volte può essere un limite. Comunque ci ha portato a traguardi considerati impossibili. Ha cambiato la mentalità del nostro calcio, e per me la cosa più bella è che mi ha insegnato a fare il professionista, a essere maniacale anche adesso, come dirigente e come persona”.

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"“L'attenzione di Sacchi ai dettagli, secondo Albertini, “resta un aspetto attuale per gli allenatori, ma non so se riuscirebbe a gestire le pressioni che caratterizzano questo mondo adesso”. L'ex centrocampista del Milan, infine, Albertini, ha palesato pochi dubbi sulla compatibilità, al di là della cifra tecnica, dei giocatori del Milan attuale con i metodi del primo allenatore scelto da Silvio Berlusconi: “Tutto deve essere provato, ma obiettivamente lo sarebbero in pochi. E mi viene difficile pensare a un mio compagno di squadra di allora che sostituirei con un calciatore del Milan di oggi”.

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