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MILAN, Balotelli e Menez: finiti i bei tempi di Milan Lab

Jérémy Menez, attaccante del Milan (credits, GETTY images)

Balotelli e Menez hanno ancora tempi di recupero incerti, e ora il Milan inizia a preoccuparsi

Gianluca Raspatelli

Ci sono stati anni in cui il Milan era famoso per riuscire a comprare giocatori ritenuti a fine carriera e rivitalizzarli. Erano gli anni di Carlo Ancelotti, quando acquisti come Cafu, Favalli e Pancaro diventavano velocemente da affari senza pretese a giocatori dal rendimento sicuro. Erano gli anni in cui divenne famoso Milan Lab, come centro di studio medico-fisiologico che permetteva al club rossonero di creare tabelle personalizzate per ottimizzare le performance di tutti i giocatori.

Mai quanto oggi quegli anni sembrano lontani. In particolare tutto nasce da un caso tattico. Sinisa Mihajlovic vorrebbe cambiare modulo, ma non può farlo a causa degli infortuni in attacco. L'infortunio di Niang è di origine traumatica, perciò di pura sfortuna. Ma per quanto riguarda Balotelli e Menez il discorso è ben diverso.

Il francese alla fine dell'ultima stagione, in cui è stato capocannoniere del Milan con 16 gol, ha deciso d'accordo col club di operarsi alla schiena. Il Milan ha acconsentito a far svolgere l'operazione a Montecarlo, dal chirurgo di fiducia di Menez. Il giocatore sarebbe dovuto essere disponibile dopo la prima settimana di allenamenti, perciò con tempi di recupero relativamente brevi.

Ma i problemi non sono mai finiti, e allora il francese si è dovuto operare nuovamente a fine agosto, dopo i dolori scaturiti da appena 20 minuti giocati contro il Perugia. L'operazione viene ancora svolta dallo stesso chirurgo, col Milan ormai incapace di opporsi al volere dei suoi giocatori. I tempi di recupero erano di circa 4 settimane, ma Menez dopo due mesi ancora non si allena col gruppo. Solo da una settimana il Milan ha affiancato il proprio staff medico a quello di Menez, per discutere una nuova terapia. Queste le parole di Mihajlovic: "Sta facendo una cura di sei settimane per un’infezione, è iniziata da due. Se tutto va bene lo avremo a gennaio".  Insomma, da uno stop di qualche settimana a 8 mesi fuori.

Passando a Balotelli, il problema dell'attaccante bresciano purtroppo è la pubalgia. La pubalgia, si sa, è cronica, e i tempi di recupero sono sempre incerti. Ma i problemi di Balotelli all'inguine non sono una novità. Già dai tempi del Manchester City, infatti, Supermario lamentava problemi muscolari nella zona inguinale.

Forse, alla luce di ciò, poteva essere preparato un programma di terapia preventiva personalizzata per lui. Mihajlovic ora ha tanti dubbi sui suoi tempi di recupero: "Su Mario i dottori stanno facendo di tutto, purtroppo la pubalgia è una cosa altalenante, lui continua a lavorare bene con esercizi specifici, ma ancora non riesce a correre normalmente. Sinceramente non so quando potrà tornare".

Questi due giocatori potrebbero essere i due grandi colpi del mercato di gennaio, ma Mihajlovic vorrebbe averli a disposizione anche prima per passare al tanto agognato 4-4-2.

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