Maldini, debutto come DT a Udine come da giocatore

ULTIME MILAN - Dopo 9 anni, finalmente, la scorsa estate le strade di Paolo Maldini e del Milan si sono ricongiunte. Il figlio di Cesare si appresta quindi a vivere la seconda stagione da dirigente. Quest'anno, però, avrà un nuovo ruolo, decisamente più importante. La scorsa stagione era direttore sviluppo strategico area sport. In sostanza un ruolo di seconda fascia con Leonardo protagonista. Poi il brasiliano ha fatto ritorno al Paris Saint-Germain e Paolo si è preso la scena. A giugno, scrive la Gazzetta, è stato nominato direttore tecnico e ha ottenuto pieni poteri, scegliendo Zvonimir Boban come uomo da avere al proprio fianco. La prima giornata di Serie A sarà il debutto anche di Maldini nel nuovo ruolo, di nuovo a Udine. Di nuovo perchè già il debutto da calciatore rossonero era avvenuto contro l'Udinese in trasferta, in quello stesso stadio. Aveva 16 anni, era il 20 gennaio 1985.

Quel Milan era una squadra ancora di medio livello, prima dell'arrivo di Silvio Berlusconi. In particolare, quella rosa non era niente di speciale. Era appena tornato in Serie A dopo le due retrocessioni in Serie B. Il presidente era Giussy Farina. L'allenatore era Nils Liedholm, che aveva capito subito le potenzialità di Paolino. L'Udinese passa subito in vantaggio. All'intervallo Sergio Battistini si fa male e Liedholm decide di gettare nella mischia Maldini: 16 anni e 6 mesi. Il mister gli chiede dove volesse giocare per metterlo a proprio agio, Paolo risponde terzino destro. Avrebbe fatto fortuna nella propria carriera dal lato opposto. Il capitano Franco Baresi gli dà un buffetto e lo tranquillizza. Mark Hateley segna l'1-1. A fine partita Liedholm profetizza che Maldini avrebbe fatto strada...

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