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Juve, accuse al Milan, ma nel 2010 distrutto spogliatoio a S.Siro

Credits: Corriere della Sera

Tiene banco la polemica per i danni nello spogliatoio dello Stadium da parte dei giocatori del Milan, accusati dalla Juve. Nel 2010, però...

Stefano Bressi

La sconfitta di venerdì con la Juve non ha certo fatto piacere al Milan e ai suoi giocatori, soprattutto per il modo in cui è arrivata. Il rigore fischiato da Davide Massa a tempo praticamente scaduto ha fatto saltare i nervi ai rossoneri, che si sono sfogati subito in campo, protestando in modo eclatante. Nelle ultime ore, però, a tenere banco è soprattutto un altro dettaglio: secondo alcune voci fatte trapelare proprio dalla Juventus, i giocatori del Milan avrebbero causato dei piccoli danni agli arredi dello spogliatoio e avrebbero lasciato alcune scritte sugli scudetti appesi.

Tutto ciò, ovviamente, ha causato non poche polemiche, anche se il club di via Aldo Rossi ha preferito non commentare la vicenda. La Juve ha assolutamente confermato il tutto e non è da escludere che possa chiedere i danni al Milan. A risultare danneggiata, soprattutto per l'eco della notizia, è l'immagine del club rossonero. I giocatori, infatti, sarebbero infastiditi dal fatto che si stia facendo passare qualche piccolo danno per una devastazione.

Però, con una piccola ricerca, si scopre che proprio la Juventus nel 2010 fu artefice più o meno della stessa cosa, proprio a San Siro. Al termine del match di ritorno del campionato 2009/10 contro l'Inter perso dai bianconeri, lo spogliatoio degli ospiti è stato danneggiato in modo probabilmente più consistente di quanto fatto venerdì: "tacchetti conficcati", "porte distrutte e da sostituire", "un muro senza più intonaco", riportava il Corriere della Sera. I danni ammontavano a "qualche migliaia di euro". Addirittura il responsabile del Consorzio San Siro disse "di non aver mai assistito a una scena simile in 10 anni di attività presso la struttura". Insomma, forse andrebbe rivalutato l'episodio di venerdì sera. Qui sotto una foto-testimonianza dei danni fatti nel 2010.

Credits: Corriere della Sera

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