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Vlahovic: “Sono andato nello spogliatoio del Milan a parlare con Ibra”

Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato delle dichiarazioni che faranno sicuramente piacere ai tifosi rossoneri

Enrico Ianuario

Intervenuto ai microfoni del telegraf.rs, Dusan Vlahovic ha rilasciato delle dichiarazioni non indifferenti. Queste le parole dell'attaccante della Fiorentina. "La partita contro il Milan è stata da sogno. Ma come in ogni lavoro, quello che è stato è già tutto dimenticato e la cosa più importante è quello che deve arrivare. Devo continuare ad allenarmi ancora più duramente e con una voglia e una volontà ancora maggiori e spero di continuare così".

Su Ibrahimovic: "Ogni partita contro il Milan per me è speciale, perché tutti conoscono le storie su Ibrahimovic, che è il mio idolo. Sabato ho segnato i miei primi gol al Milan, ho vinto contro il Milan per la prima volta da quando gioco ed è un grande piacere. Non mi sento il suo erede e penso che ognuno dovrebbe fare la sua strada. Lui è un grande campione, uno dei migliori attaccanti che abbia mai giocato a calcio ma devo fare ancora molto per avvicinarmi al suo livello. Cerco di avere un mio percorso, di lavorare di più su me stesso, di migliorarmi e di cercare di ottenere i migliori risultati. Con Ibra abbiamo parlato della scorsa stagione. Poisono andato nello spogliatoio del Milan e abbiamo scambiato due parole, mi ha dato la sua maglia e abbiamo fatto una foto. Me lo ha detto in quel momento in serbo: 'Non mollare, vai avanti' e ha scritto quel messaggio nella nostra lingua sulla maglia, mi ha emozionato. Avevano perso e non volevo andare da lui, so cosa si prova quando si perde, non è piacevole e considerando che conosco tanti calciatori del Milan, non volevo disturbare nessuno".

Vlahovic su Cristiano Ronaldo: "Mio papà mi diceva sempre, dopo ogni partita, che tu vinca o perda, di andare a salutare gli avversari, stringere la mano a tutti e all'arbitro. Lo faccio ancora oggi. Allora sono andato da lui e in quel momento, comprensibilmente, era molto nervoso e arrabbiato (dopo la sconfitta contro la Serbia, ndr). L’unica cosa che mi ha detto, come è più o meno noto, era che il gol a Belgrado doveva essere convalidato e che questo forse ha ribaltato tutto. Io gli ho augurato buona fortuna per i playoff e gli ho detto che passeranno il turno, perché hanno uno dei migliori giocatori al mondo". Intanto il Milan vuole il bomber che sta incantando la Serie A.

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