INTERVISTE

Vieri: “Leao e Lautaro uomini copertina di Milan e Inter”

Daniele Triolo

Christian Vieri, ex attaccante dell'Inter (anche del Milan per poco nel 2005), ha rilasciato un'intervista esclusiva al 'Corriere della Sera'

Christian Vieri, ex attaccante, in Serie A, anche del Milan per qualche mese nel 2005, ha rilasciato un'intervista in esclusiva al 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni più interessanti.

Sugli ultimi 90' di campionato: «Un torneo bellissimo sotto molti punti di vista e in tutte le zone della classifica. C’è stata una proposta di calcio interessante, ho finalmente visto la maggior parte dei club con una mentalità costruttiva. E poi lassù si lotterà fino all’ultimo minuto del campionato con Milan e Inter. Anzi, un mese fa le squadre in corsa erano addirittura tre. Divertente per i tifosi, bello spot per il nostro calcio in generale».

Sulla qualità migliore del Milan: «Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla mai».

Sulla qualità migliore dell'Inter: «Stessa cosa. Siamo lì dopotutto, in volata. Finora darei 10 al Milan e 9,5 all’Inter».

Sul mezzo fallimento dell'Inter qualora non vincesse lo Scudetto: «Ci sarebbe sicuramente da rosicare, anche pensando alla seconda Stella. Però, non parlerei mai di fallimento: ci sono due coppe in più in bacheca, oltretutto strappate alla Juve; il cammino in Champions, poi, è stato importante, impreziosito dalla vittoria di Liverpool; infine, per lunghi tratti l’Inter ha espresso un gioco decisamente divertente. Insomma, i nerazzurri sono stati competitivi ovunque. È questo che si chiede a una grande squadra: giocarsela su tutti i fronti. E l’Inter è davvero una grande squadra».

Sul perché i tifosi dell'Inter possono ancora sperare nello Scudetto: «Ci sono gli occhi di tutto il mondo puntati su queste gare. Se io fossi un attaccante del Sassuolo darei l’anima per sfondare la rete rossonera e lasciare il mio segno. E lo stesso pensiero lo farei in maglia Samp, in un Meazza con 75 mila spettatori. Insomma, le motivazioni saranno altissime sia nel Sassuolo sia fra i blucerchiati. E questo campionato ha più volte sorpreso ...».

Sull'uomo copertina di Milan e Inter: «Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini. E Lautaro. Ha fatto il salto di qualità definitivo segnando 25 reti anche senza Lukaku a supporto».

Sulla Juventus: «Una grandissima delusione. Se sei la Juve — uno dei più grandi club del mondo — non puoi presentare un spettacolo tanto scadente».

Sui fischi dei tifosi bianconeri ad Andrea Agnelli: «Fischi senza senso. Cosa devi chiedere di più ad Andrea Agnelli? A gennaio hanno oltretutto preso Vlahovic per una vagonata di milioni...».

Sull'Atalanta: «Gasperini non ha avuto Zapata e Ilicic per quasi tutta la stagione. È come togliere Theo Hernandez e Leao al Milan o Brozovic e Lautaro all’Inter. Non conosco i programmi estivi del club, ma di certo a oggi le basi restano solidissime per andare avanti ad alti livelli».

Sul Napoli che ha sprecato la grande occasione: «Sì, devono mangiarsi le mani. Altre storie vanno raccontate a chi non sa o non capisce di calcio».

Sui tre migliori centravanti puri della Serie A: «Vlahovic, Osimhen e Abraham. Grandi attaccanti, completi, fondamentali per le rispettive squadre».

Sulla finale di Conference League della Roma: «Non parliamo della Champions, è chiaro. Ma è pur sempre una competizione internazionale con club importanti. Quando arrivi in fondo, i trofei sono tutti belli. E Mourinho fa bene a essere orgoglioso e a dare grande importanza a questa finale. La Roma ha bisogno di prendere confidenza con le vittorie per tornare a un certo livello». Milan, Icardi e non solo: doppio colpo dal PSG? Le ultime news di mercato >>>

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