"Cosa mi ha commosso? L'Inter va sempre oltre i suoi limiti"
—A fine partita Bergomi ha ammesso di aver pianto per l'impresa dell'Inter. «Sì, ma non è stata la prima volta. Mi è capitato nella finale Mondiale del 2006 e all’Europeo, perché avevo un rapporto speciale con Gianluca Vialli. E poi anche in un Liverpool-Borussia Dortmund del 2016, i Reds che ad Anfield vinsero 4-3 al 91’». Bergomi ha poi proseguito così. «Cosa mi ha commosso? L’Inter non è la più forte ma con lo spirito va sempre oltre i suoi limiti. Ha tenuto testa al Barcellona, una squadra di ragazzini formidabili che faranno parlare di loro per anni. Lo ha fatto con un 37enne come Francesco Acerbi che segna il pari al 93’ e con un 36enne come Yann Sommer che para tutto. Situazioni che sfuggono a ogni logica».
Definendo Inter-Barcellona, poi, una partita "storica", Bergomi ha ricordato come per i nerazzurri di Inzaghi non sarà facile la finale contro il PSG. «I francesi hanno messo sotto l’Arsenal e si sono meritati la finale. Stanno giocando benissimo e hanno un allenatore che stimo». Una finale che dovrebbe, di massima, commentare - sempre in coppia con Caressa - e sulla quale ha voluto già lanciare un avviso ai naviganti. «Se sarò il Bergomi di sempre? Sì, quello che si fa trasportare dalla partita, senza niente di preconfezionato». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, 30 milioni per il brasiliano che ha stregato Moncada >>>
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