Decreto Crescita
"Non sarà reintrodotto. Ridefiniremo un veicolo legislativo per approvare una normativa fiscale che aiuterebbe soltanto i club. Per i giocatori non cambia nulla visto che trattano lo stipendio al netto delle tasse. In ogni caso l’abolizione del Decreto Crescita non ha avuto i risultati sperati. Gli stranieri sono aumentati. Sono solo più scarsi. Quanto agli introiti statali, a fronte di un gettito teorico di 60-70 milioni, si è perso un indotto di dieci volte superiore".
Sulla formazione di nuovi talenti italiani
"È giusto offrire incentivi. Il governo sta aiutando i vivai in base allo stesso principio per cui si sostengono le aziende che fanno ricerca e sviluppo. Il calcio è un comparto che per ogni euro speso ne produce altri 2,2 di indotto. E questo senza contare il beneficio reputazionale, se i club e la nazionale tornano ai fasti del passato".
I rapporti tra Lega Serie A e FIGC
"Con il presidente Gabriele Gravina siamo in sintonia. Una vicepresidenza toccava a noi o alla Lega Pro. Ma l’importante è che la Serie A e la C abbiano un posto nel comitato di presidenza. Le decisioni si prendono lì".
Norma ad hoc per la creazione di una squadra U23 e una femminile per i club di A
"Sull’Under 23 mi sento di insistere e Federica Cappelletti, presidente della divisione femminile della FIGC, sta lavorando benissimo".
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