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Scanzi: “Bisogna credere allo scudetto, siamo i più forti delle prime sette”

Scanzi:

Andrea Scanzi, noto giornalista, ha rilasciato delle dichiarazioni sul Milan dopo la grande vittoria di ieri sera contro il Napoli

Enrico Ianuario

Intervenuto ai microfoni di 'Radio Rossonera', Andrea Scanzi ha rilasciato delle dichiarazioni dopo il grande successo del Milan contro il Napoli. Questo il suo intervento.

Queste le sue parole sulla gara di ieri sera: “Bello, non me l’aspettavo. E’ stata una bella sorpresa e bisogna crederci a questo scudetto. Hanno ragione a dire che non siamo i più forti, ma io ripeto: nessuno lo vuole stravincere e noi siamo primi. Siamo costretti a provarci. Poi c’è l’Inter, ma negli scontri diretti siamo uno schiacciasassi”.

Poi, continua: “Noi contro le grandi, a parte la gara con il Napoli con l’errore sul fuorigioco di Giroud, le abbiamo vinte o pareggiate tutte. Siamo stati nettamente i più forti delle prime 7. Adesso ci attendono 10 partite relativamente accessibili, almeno sulla carta e dovremo essere bravi a vincere anche contro delle nostre bestie nere come Sassuolo o Fiorentina. Ma la squadra di ieri, che ha dominato per almeno 70 minuti il Napoli a casa sua, lo scudetto lo può vincere. Noi siamo stati nettamente superiori, potevamo vincere 2-0”.

Su Pioli: “Ieri le ha indovinate tutte e lo sottolineerei. Sono anni che sento dire che Pioli non sa cambiare in corsa e ha soltanto uno schema di gioco. Ha dimostrato invece che è molto duttile, perché ha fatto un 4-1-4-1 che ha completamente incartato Spalletti. Critichiamolo quando serve, ma facciamogli i complimenti quando lo merita come ieri. Ieri per lui (non per il Milan) è stata una delle migliori prestazioni. Spalletti spesso è un mostro di bravura, batterlo così bene a scacchi non è semplice”.

Parla poi degli episodi e dell’arbitraggio: “Rigore per il Napoli? Si poteva dare, ma ce n’era anche uno dopo 4 minuti, se si usa lo stesso metro di giudizio, su Bennacer. Orsato è un po’ allergico ai rigorini. Ero terrorizzato dalla designazione, ma secondo me se l’è cavata bene. Era teso e lo si è capito all’inizio da qualche labiale. Quei due mezzi rigorini un arbitro più fiscale li poteva anche dare. Secondo me al netto di tutto ha arbitrato bene, anche se non gli darei un 8. Una sufficienza sì”.

Sul campionato e sui recuperi: “Sono contento delle parole di Pioli. Ha mandato chiaramente una frecciatina agli interisti e l’ho apprezzata molto. Dicono lui sia troppo garbato, ma non si è mai troppo garbati. Nelle ultime settimane l’ho visto un po’ arrabbiato, e secondo me fa bene a lui e alla squadra. Questo non sapere quando si gioca è fastidioso per i tifosi: è insopportabile”.

Poi continua: “Gli interisti vanno avanti con questi luoghi comuni, adesso c’è questa partita in meno. Al netto degli sfottò reciproci, secondo me si rischia un po’ di falsarlo il campionato. Il gioco dell’Inter è molto chiaro: giocare il più tardi possibile. Più giochi tardi e più il Bologna, probabilmente, andrà a giocare senza alcuno stimolo. Se è già salvo, cosa gliene frega se parte già sfavorita? Non dico che cambi chissà che cosa, ma sarebbe molto corretto dirci oggi, subito e chiaramente quando si gioca la partita. Capisco che aspettino di vedere come va a finire con il Liverpool, però non è normale che da 3 mesi non si sappia quando si giocherà”.

Un pensiero poi su Shevchenko: “Ieri a ‘Che Tempo Che Fa’ è stato molto toccante. L’ho visto e non riusciva nemmeno a parlare. Ha raccontato dei suoi contatti con famiglia e amici, che stanno vivendo ciò che noi vediamo in televisione. E’ stato un momento televisivo molto molto toccante”.

Torna poi sui migliori in campo del Maradona: “Escludendo Giroud che merita il voto alto e Leao che ci stiamo abituando a vederlo decisivo, io ho trovato un Bennacer straripante. E’ stato qualcosa di incredibile secondo me, mi è piaciuto da morire. Per quanto riguarda Kalulu non ho più parole, nessuno lo considerava e invece ogni volta che manca un titolare entra e non sbaglia niente. Rischiamo di aver trovato la soluzione ad ogni problema in difesa. La coppia di ieri era praticamente invalicabile”.

Sulle prossime partite: “Il Milan è una squadra un po’ psicopatica dal punto di vista del rendimento. Quando credi che sia spacciata fa la gara della vita e viceversa. E poi non ha sempre fallito con le medio piccole, perché tutto sommato all’inizio vincevamo. Poi qualcosa si è inceppato, quindi anche io temo molto queste prossime giornate, che secondo me saranno decisive in ottica scudetto. E’ del tutto ovvio che se vinciamo tutte le prossime 5, mentre Inter e Juventus perdono qualche punto, riusciremmo a rimanere ancora primi. E a quel punto ci credi”.

Qual è il limite del Milan? “E’ stata una vittoria meno appariscente e meno divertente rispetto ad altre. Ma è un capolavoro di tattica, perché quando rendi nullo il Napoli a casa sua vuol dire che hai fatto una partita straordinaria. Lo dimostra l’entusiasmo di Sacchi. Il limite secondo me è stata la qualità lì davanti, si vedeva che mancava il giocatore di grande talento. Mentre a sinistra ti divertivi con Theo e Leao, a centrocampo non c’era nessuno che inventasse. Messias era fuori forma e Giroud non è un funambolo. Questo è il limite un po’ della squadra, con quello saremmo più forti”.

Su Leao: “Ieri non ha fatto la partita della vita, ma sta acquisendo sicurezza e convinzione. Si spegne meno e si spende in copertura. La sua crescita è stupefacente. Credo ci sia merito di giocatori come Ibra o Kjaer, e di Pioli. Ibrahimovic? Credo sarà utile nelle prossime partite”. Le ultime notizie sul Milan anche su Google News: CLICCA QUI E SEGUICI

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