INTERVISTE

Sabatini: “Terza sconfitta fatale, tra contestazioni e una maglia che non è il Milan”

Alessia Scataglini
La sconfitta del Milan contro la Lazio continua a far discutere. Sandro Sabatini ha analizzato la partita e il momento delicato dei rossoneri

La sconfitta del Milan contro la Lazio continua a far discutere, non solo per il risultato ma anche per le ripercussioni tecniche e societarie che ne potrebbero derivare. Nel suo consueto editoriale su Calciomercato.com, Sandro Sabatini ha analizzato la partita e il momento delicato che stanno attraversando i rossoneri.

Le parole di Sabatini

—  

“Vince la Lazio una partita folle, decisa da un rigore segnalato dal VAR e trasformato da Pedro quando ormai il 90° era passato da un pezzo, compresi i minuti di recupero. Per i rossoneri, contestatissimi da tutto San Siro, si tratta della terza sconfitta consecutiva: fatale forse per Conceição, sicuramente per le residue speranze di quarto posto.”

I giudizi sui singoli

—  

“Giudizi Milan in ordine sparso. Eccoli.

Maignan migliore in campo, nettamente nel primo tempo, fino all’episodio del rigore, in cui sembra troppo irruente nell’uscita su Isaksen. Jimenez fa una figuretta al cospetto di Nuno Tavares, che fa un figurone fino alla distrazione che ‘regala’ il pareggio. Non benissimo Walker, solo nella ripresa. Gabbia c’è per novanta minuti, Pavlovic per 67’, fino al rosso (abbastanza severo) dell’arbitro Manganiello. A sinistra, Theo gioca con impegno ma senza fiammate.

A centrocampo, Fofana fa abbastanza confusione, Musah anche di più, e infatti dura mezz’ora o poco più. Al posto dell’americano si vede João Félix, che parte di rincorsa dalla panchina e si segnala almeno per una certa vivacità.


Pulisic irriconoscibile rispetto al girone d’andata, infatti rimpiazzato da Chukwueze, uomo della provvidenza. Reijnders stavolta più bello che bravo, e Leão al solito in chiaroscuro.

E poi c’è Gimenez che, sinceramente, sembra aver spento il fuoco delle sue apparizioni iniziali e, alla fine, viene graziato dal secondo giallo per una brutta spallata alla schiena di Gila. Una prestazione deludente, in linea con il momento opaco che sta attraversando il Milan.”

Le contestazioni e la maglia che divide

—  

“Si segnalano poi almeno un paio di imprecisioni anche oltre il campo: in curva. Il coro ‘Cardinale devi vendere, vattene’ è una colonna sonora tanto rumorosa quanto insistente. Sì, ma per la precisione: Cardinale andrebbe invitato a non comprare, visto che non ha ancora ultimato il pagamento completo al fondo Elliott.

E anche lo striscione ‘Solo per la maglia’ andrebbe rivisto e corretto, perché la maglia indossata dal Milan non ha nulla delle storiche strisce rossonere. Sembra quella del Belgio, oppure una via di mezzo tra Lecce e Ternana. Insomma, d’accordo il marketing, ma in una serata così intensa sarebbe stato meglio accontentare i tifosi almeno con il rispetto dei colori storici.”

Futuro incerto per Conceição

—  

“Il pari non sarebbe servito alla classifica, ma avrebbe salvato il Milan da una sconfitta che potrebbe riservare conseguenze per Conceição. Si parla di Tassotti come soluzione d’emergenza al posto del portoghese. Chissà…”

Un Milan in crisi d’identità

—  

Le riflessioni di Sandro Sabatini dipingono il quadro di un Milan confuso, contestato dentro e fuori dal campo, e in bilico tra una crisi tecnica e una spaccatura con la tifoseria. La scelta di una maglia lontana dai colori storici rossoneri diventa il simbolo di una distanza sempre più evidente tra squadra, società e cuore dei tifosi. E ora, anche la panchina di Sergio Conceição sembra più instabile che mai. LEGGI ANCHEMilan, Furlani vs Ibra: lo svedese perde sostegno nel club. Conceicao solo, Cardinale in arrivo >>>