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INTERVISTE

Reijnders: “Innamorato del Milan. Voglio altri trofei e Seconda Stella”

Reijnders: 'Innamorato del Milan. Voglio altri trofei e Seconda Stella'
Tijjani Reijnders, centrocampista del Milan, ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola: ecco le sue dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Tijjani Reijnders, centrocampista del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan, Reijnders in esclusiva alla 'rosea'

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Su cosa voleva dire indicando lo stemma del Milan al gol del 3-0 contro l'Inter in Coppa Italia: «Milano è rossonera perché in questa stagione l’Inter non ci ha mai battuto. Abbiamo mostrato quello che sappiamo fare e l’ultimo è stato il migliore dei cinque derby giocati».


Sull'esultanza a braccia aperte sotto la Curva Sud: «E’ un’immagine che mi è venuta in mente tempo fa. Quando sono a casa scherzo spesso e, se le cose non vanno come voglio, dico … C’est la vie, questa è la vita. Quel gesto con le braccia riassume il mio motto, ma preferisco farlo sul campo dopo una rete, piuttosto che quando non sono contento».

Dal k.o. contro l'Atalanta alla bella vittoria nel derby in tre giorni: «Mercoledì avevamo una grande occasione per raggiungere la finale e non potevamo sbagliare. Ora vincere la Coppa Italia ci può permettere di partecipare alle prossime coppe europee e dobbiamo provarci. In campo eravamo affamati come cani e in più abbiamo mostrato quella qualità che non si è sempre vista durante la stagione».

Sul segreto della sua stagione, finora da 15 gol e 4 assist: «Ogni giocatore vuole segnare e servire assist ai compagni. Anche in passato andavo vicino a far gol, ma non ero concreto come adesso. Negli scorsi mesi ho lavorato molto, ho parlato con amici e familiari, soprattutto con mio padre Martin e mio fratello Eliano, e mi hanno fatto capire come aiutare la squadra con le mie giocate».

Sul lavoro svolto più sull'aspetto mentale o tecnico: «Soprattutto mentale. Ora al momento di calciare o di provare l’assist mi sento più concentrato, ho il sangue più freddo».

Su cosa l'hanno aiutato di più suo padre e suo fratello: «Mio padre è stato un ex giocatore professionista e ha aperto una scuola calcio nella quale insegna la tecnica di base ai bambini. Mio fratello e io ci siamo allenati lì e quando papà ha capito che potevamo diventare calciatori professionisti, è stato molto severo con noi per aiutarci a migliorare. Ci dava e ci dà ancora consigli. Non dico che abbia sempre ragione, ma spesso sì. Lo ascoltiamo e lavoriamo insieme per migliorare».

Su una possibile telefonata del padre dopo il derby: «Sì, ma stavolta niente critiche. Era felice per la vittoria del Milan e soprattutto per aver rivisto il miglior Tijji».

Su Stefano Pioli che, scherzando con lui, gli ha detto che l'anno passato calciava sempre fuori: «Ora sono più concreto e rispetto all’anno scorso ho qualche occasione in più per arrivare a calciare in porta. A Pioli devo tantissimo: mi ha dato fiducia e ho un gran feeling con lui. Come allenatore e soprattutto come persona».

Reijnders sul perché il Milan, capace di certe imprese in coppa, è nono in classifica in campionato: «Una spiegazione non c’è, a parte il fatto che non siamo stati continui a livello di rendimento e in Serie A abbiamo perso per strada tanti punti.Un esempio lampante è la vittoria al 'Bernabéu' contro il Real Madrid seguita dal pareggio a Cagliari: se vuoi lottare per vincere lo Scudetto, non te lo puoi permettere. Dobbiamo fare molto meglio in questo finale di stagione e nella prossima. Sono convinto che miglioreremo».

Reijnders sul rinnovo con il Milan fino al 2030 malgrado l'interesse di tanti top club: «Vivere in Italia e giocare in una società come il Milan è il sogno che avevo fin da bambino. La mia famiglia è felice qui e quando mi è stato proposto il rinnovo, è stata una scelta facile. Ringrazio anche la società: i dirigenti sono stati veloci a prolungare il nostro accordo e ora sono contento».

Sul figlio Xavien: «E’ la futura stella del calcio (ride ancora, n.d.r.). Dopo ogni gol incrocio le braccia e formo la lettera “X” per lui. Appena è nato ho detto a mia moglie Marina che avrei esultato in quel modo e intendo continuare così. Quando avrò tre figli, fare le iniziali di tutti sarà più complicato».

Sull'eventualità di allargare la famiglia: «Lo spero. Adesso ci godiamo Xavien, ma in futuro speriamo di crescere come famiglia».

"A Roma con l'obiettivo di portare a casa la Coppa Italia"

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Sui complimenti a lui arrivati da Marco van Basten, Ruud Gullit e Frank Rijkaard: «Ho letto le loro parole e sono molto fiero di quello che hanno detto perché sono tre leggende del Milan e del calcio olandese. Mio padre era un grande fan di van Basten e mi ha mostrato molti suoi video. L’ho incontrato a dicembre qui a San Siro ed è stato bellissimo. Ho visto anche Rijkaard. Gullit invece lo conoscevo già perché suo figlio giocava nelle giovanili dell’AZ quando ero lì».

Sulla possibilità di vincere il secondo trofeo con il Milan il prossimo 14 maggio: «Vincere la Supercoppa Italiana è stato fantastico e ho provato sensazioni incredibili. Mi ha fatto venir voglia ... di altri trofei. Essere in finale di Coppa Italia è una grande chance e dobbiamo andare a Roma con un unico obiettivo: portare a casa la coppa».

Sulla finale contro il Bologna: «Avremo di fronte un’avversaria forte, che fa un bel possesso palla. Loro hanno qualità là davanti, soprattutto sugli esterni, e sarà dura. Rispetto al match perso in campionato, però, ora giochiamo in maniera diversa e sono convinto che faremo meglio. Siamo fiduciosi perché siamo il Milan e abbiamo una squadra di qualità. A Roma dobbiamo mostrare di essere la squadra migliore».

Su Sam Beukema del Bologna, suo connazionale: «A volte ci sentiamo. Magari lo faremo nei prossimi giorni …. Conosco bene anche Jens Odgaard che non è olandese, ma è stato con me all’AZ».

Sui meriti di Sérgio Conceição nella qualificazione del Milan alla finale: «Molti. Abbiamo parlato della possibilità di vincere due trofei e siamo scesi in campo determinati a conquistare la finale. Il nuovo modulo si adatta bene alle caratteristiche della rosa. Si può sempre migliorare, ma siamo sulla buona strada».

Reijnders su Venezia-Milan di domenica: «Bellissima città. Ci sono stato come turista e mi sono divertito, ma stavolta ci torno … per lavoro. Dovremo stare attenti al Venezia, evitare di pensare alla vittoria ottenuta con l’Inter. Prima della finale di Coppa Italia ci sono altre tre partite e per prepararci bene al 14 maggio dovremo dare il meglio in ogni incontro di campionato»

Su come ha fatto a mantenere un rendimento così alto nonostante i risultati di squadra non buoni, domanda di Pasqual Jansen, suo ex allenatore all'AZ: «Davvero avete parlato con lui? Con Pasqual ho un ottimo rapporto e mi ha insegnato molto. Io cerco sempre di aiutare la squadra dando il 100% per raggiungere certi risultati. Noi giocatori dobbiamo dare il meglio, resistere alle difficoltà e uscire dai momenti difficili. Ci sta di commettere degli errori e siamo noi i primi a essere dispiaciuti quando le cose non vanno».

"Un onore indossare la maglia del Milan. Sono un po' stanco, ma ..."

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Sul ruolo in cui dà il meglio: «Non posso dire che in questa stagione il ruolo che ricopro non si adatti alle mie caratteristiche …. Sono un centrocampista box to box e ora arrivo molte più volte vicino all’area con spazio per calciare. Questo mi fa rendere al massimo, senza dimenticarmi di difendere».

Su cosa fa a Milano fuori dal campo: «La mia vita è semplice: esco con mia moglie e mio figlio per una passeggiata, per un caffè o per mangiare qualcosa. Soprattutto quando il tempo è bello come in questi giorni, Milano mi piace tanto».

Sul suo sogno nel cassetto: «Vincere trofei. In questa stagione possiamo conquistarne due, ma nelle prossime il mio sogno più grande è quello di mettere la seconda stella sopra la patch del Milan».

Reijnders sul Milan: «Sono innamorato di questi colori ed è un onore indossare la maglia del Milan».

Su come si sente adesso: «Un po’ stanco sinceramente. Abbiamo festeggiato in campo e nello spogliatoio, poi sono andato a casa a dormire e mi sono addormentato alle 3, ma alle 4 mi ha svegliato mio figlio …».

Sul possibile regalo per ringraziare Rafael Leão dell'assist nel derby: «Abbiamo una grande feeling in campo e anche io lo cerco sempre con lanci lunghi. Leão è super. Tutti conoscono quanto è forte ed è bello averlo come compagno». LEGGI ANCHE: Calciomercato, il Milan soffia un calciatore ad una diretta concorrente >>>

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