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Ranieri: “Scudetto? Decideranno i bomber: Osimhen, Giroud o Dzeko”

Intervista Ranieri AC Milan Serie A 2021-2022

Claudio Ranieri, ex tecnico di tante squadre in Serie A e in Premier League, ha parlato della volata Scudetto tra Milan, Napoli e Inter

Daniele Triolo

Claudio Ranieri, ex tecnico di tante squadre in Serie A e in Premier League, ha parlato della volata Scudetto tra Milan, Napoli e Inter. Queste, dunque, le dichiarazioni in esclusiva di Ranieri per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.

Sulla lotta Scudetto ridotta a Milan, Napoli e Inter: «Sì, la Juventus è fuori. Dovrebbe accadere un cataclisma perché torni in corsa. D’altronde lo ha detto anche Massimiliano Allegri, che comunque sono convinto farà spingere i suoi fino alla fine».

Sui risultati dell'ultimo turno in vetta alla classifica di Serie A: «Daranno maggiore fiducia a chi insegue, ma credo di dover usare una frase fatta: da qui al termine saranno davvero tutte finali, tenendo conto che il Milan resta padrone del proprio destino. È vero che ieri ha pareggiato in casa contro il Bologna, ma ha creato tante occasioni».

Su chi sta meritando di più lo Scudetto dal punto di vista del gioco: «Forse Milan e Napoli ora hanno qualcosa in più sotto questo punto di vista. Guardi: io, oltre a essere “allegriano”, ho enorme stima per Simone Inzaghi, a cui a inizio stagione, con le cessioni importanti che aveva dovuto gestire, non era stato dato molto credito».

Su Stefano Pioli, da lui allenato da calciatore: «L’ho allenato per due anni, ma allora era difficile prevedere qualcosa su tutti. Stefano era bravo e molto serio. Ecco, ci sono giocatori a cui tu devi spiegare un concetto dieci volte e poi magari lo sbaglia lo stesso, mentre a lui bastava una volta e già sapeva metterlo in pratica».

Claudio Ranieri Watford

Sui tecnici di Milan, Napoli e Inter che non hanno mai vinto uno Scudetto: «Detto che Luciano ha vinto il campionato in Russia, qualcosa avrebbe potuto pesare, però adesso conta ciò che la squadra riesce a recepire. Gli alti e bassi sono capitati a tutti. C’è da dire che magari Spalletti è stato già abituato a guidare squadre forti — penso alla Roma — mentre Inzaghi e Pioli in questo senso hanno un po’ meno esperienza».

Su Zlatan Ibrahimović: «Un asso sulla panca ... Zlatan adesso è una specie di capitano non giocatore, ma quando ritornerà in condizione riprenderà subito il proprio spazio».

Sul Napoli che può contare sul fatto che Inter e Milan dovranno giocare in Coppa Italia: «Certo. In questa fase tutto può contare. Infortuni, squalifiche e naturalmente la fortuna».

Sul calendario dell'Inter più facile rispetto alle altre: «Non sono d’accordo. In una volata di facile non c’è più niente».

Sulle situazioni di Franck Kessié, Lorenzo Insigne, Arturo Vidal, sicuri di andare via che potrebbero fare da zavorre: «Per niente. Anzi, chi andrà via vorrà dare il meglio di sé. Si ricordi di Brady e del rigore scudetto segnato nel 1982, pur sapendo di essere ceduto».

Su quali potrebbero essere gli uomini decisivi per lo Scudetto: «Avendo il supporto della squadra, il peso tocca agli attaccanti, che devono fare gol. Quindi la responsabilità è su Victor Osimhen, Olivier Giroud e Edin Džeko. Il primo ha l’entusiasmo della gioventù e sta facendo molto bene. Il francese mi piace molto. la sua stagione è positiva e ha segnato gol pesanti. E a proposito di esperienza, occhio a Džeko. Ha tutto quello che serve per vincere». Milan, nuovo trequartista dalla Ligue 1? Le ultime news di mercato >>>

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