Quanto sarà importante la tenuta difensiva contro la Norvegia?
“Bisogna sempre stare attente, loro hanno la capacità di segnare dal nulla e quindi dovremmo sempre tenere alta la concentrazione”.
Quanto sono formative queste settimane con queste compagne?
“Loro aiutano sempre, in ogni momento, nella gestione dei tempi, del sapere cosa fare in ogni momento se ci troviamo in difficoltà, possiamo guardarle e ti trasmettono fiducia. Aiuta tanto avere giocatrici così nel proprio ruolo”.
Vorresti aver avuto più minuti?
“Io prendo quello che il mister mi dà e se devo giocare un minuto o zero va bene, l'importante è che l'Italia vinca perché io faccio parte della squadra e sono felice di chi gioca. Se poi posso aiutare anche per poco lo farò volentieri”.
Dove può arrivare questo gruppo?
“Può andare fino alla fine, perché abbiamo grande fiducia fra noi e penso che abbiamo tante qualità e lo spero. Poi ho visto la squadra crescere sempre di più negli ultimi anni e avvicinare altre nazionali, penso che questa squadra negli anni futuro andrà fortissimo”.
Ha affrontato Hegerberg più volte in Francia. Come si ferma?
“La cosa che posso dire è che una giocatrice molto forte e che dobbiamo stare attente a tutto quello che lei fa, in un secondo può essere davanti a te e il secondo successivo dietro di te. Bisogna sempre tenerla a un braccio di distanza per sapere dove si trova o altrimenti prende e ti fa gol”.
Dove possiamo migliorare?
“La cosa più importante è non prendere gol e farne almeno uno. Chi farà meglio nelle due fasi andrà in semifinale. La differenza con le altre partite sarà che dobbiamo segnare di più senza prenderne”.
Al mister avete già chiesto un regalo dopo la cassa audio?
“Non ancora, non abbiamo chiesto nulla. Io non prendo questa responsabilità, la lascio a Cantore, Girelli e a tutte le altre, io seguo”.
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