PIANETAMILAN news milan interviste Pier Silvio Berlusconi: “Auguro a tutti i tifosi una rinascita del Milan”
INTERVISTE

Pier Silvio Berlusconi: “Auguro a tutti i tifosi una rinascita del Milan”

Redazione PM
Alla fine dell'evento di presentazione dei palinsesti Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha parlato di Milan in un'intervista alla Gazzetta.

Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, figlio di Silvio Berlusconi, ha parlato del Milan a margine della serata di presentazione dei palinsesti autunnali di Mediaset. Ecco l'intervista tratta da Gazzetta.it.

La cessione del Monza

—  

La famiglia Berlusconi ha da poco chiuso la trattativa per la cessione del Monza. Tuttavia, per Pier Silvio il Monza è stata un'avventura voluta soprattutto da suo padre e da Galliani: "L'operazione della vendita del Monza è stata conclusa qualche giorno fa, ma come famiglia la nostra avventura nel calcio era finita con il Milan. Mio padre e Galliani si sono inventati questo sogno, che però era il loro sogno. E lo dico con tutto l'amore e l'ammirazione profonda che ho per Galliani. Non c'erano le condizioni perché nessuno della famiglia si dedicasse con tempo dovuto al Monza e quindi è stato giusto imboccare la via che abbiamo imboccato. La tentazione di provarci io l'ho avuta, ma poi il mio mestiere e la mia storia (milanista, ndr) mi hanno indotto a ripensarci. Adesso il Monza ha un investitore che crede nel progetto e credo che questa sia la cosa più giusta per il club e per noi come famiglia".

L'affetto per il Milan e i ricordi rossoneri

—  

L'affetto per il Milan è ancora assolutamente intatto: "I ricordi degli anni al Milan sono qualcosa di indelebile e bellissimo. Auguro al Milan il meglio possibile". E ancora: "Il Milan l'ho seguito sempre con grande simpatia. Anzi, sono rimasto sempre tifoso rossonero al 100%. Vivendo in Liguria ho sviluppato una simpatia per il Genoa, ma il Milan è il Milan...".

Difficile dire cosa sia andato storto durante questa stagione: "Guardato poco per dire cosa non è successo. E poi da fuori è difficile entrare nei dettagli. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti". Grande fiducia, invece, per quella a venire: "Allegri lo stimo molto per quello che ha fatto con noi. Ci ha regalato l'ultimo scudetto dell'era di mio padre, è bravo e ha le idee chiare. È l'allenatore giusto".


Sul nuovo arrivato Samuele Ricci ha detto: "Ricci è bravo. E poi è italiano: secondo me la scelta di provare a costruire un gruppo di italiani è corretta".

L'augurio per la prossima stagione e la parola "scudetto" come tabù: "Una rinascita. La auguro a me stesso e a tutti i tifosi [...] Non diciamo quella parola per ora. Mi sembra che da qualche anno al Milan manchi una sorta di armonia. Anzi, la condivisione vera di un sogno".

Il sogno era quello di suo papà Silvio, quando nel 1986 acquistò la società: "Per realizzare una grande impresa, soprattutto nel calcio, ci vuole di qualcosa di più della volontà di fare bene. Ci vuole un sogno e bisogna credere nelle proprie idee. Pensate se Cardinale adesso entrasse con tutta la squadra all'Arena a bordo di elicotteri sulle note della "Cavalcata delle Valchirie". Cosa gli direbbero? Lo prenderebbero in giro ogni giorno... Mio padre però era così: unico. E ha avuto ragione lui".

Il ricordo di papà Silvio nel mondo del calcio

—  

Dovendo tracciare un bilancio dei 40 anni della famiglia Berlusconi all'interno del calcio, questo il suo giudizio: "S0no stati anni di ricordi unici e indimenticabili. È stato bellissimo soprattutto vedere la soddisfazione per i risultati che ottenevamo negli occhi di mio papà. Capire che il suo bel sogno si stava realizzando in maniera così rapida: vincere tutto dando spettacolo. Mi ha lasciato passione e amore per il calcio oltre a tante vittorie indimenticabili. Ma soprattutto mi ha dimostrato che tutto ciò che raccontava non era solo un sogno, ma un qualcosa che con il lavoro poteva diventare realtà. Tanti non ci credevano e invece...".

Per Pier Silvio la figura del padre è sempre presente: "Sempre. Per lui avevo e ho un'infinità ammirazione. Quello che ha fatto lui in ogni campo è stato impensabile. E poi mi ha trasmesso valori, rispetto e amore per la famiglia. A volte bisticciavamo per piccole cose come la barba di Pardo o la montatura rossa degli occhiali di Papi: erano cosa che non gli piacevano e che secondo lui rovinavano un programma. Per il resto però mi ha sempre fatto decidere con la mia testa e non mi ha mai detto no... È stato eccezionale".

Gattuso nuovo CT della nazionale

—  

Un pensiero su Gattuso (e Allegri): "Gattuso mi piace almeno quando Allegri. Li apprezzo entrambi tecnicamente e umanamente: sono due grandi uomini e due veri condottieri. Spero che facciano entrambi bene".