Marco Pellegrino, classe 2002, difensore argentino di proprietà del Milan e attualmente in prestito in patria, nel Club Atlético Huracán, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'gianlucadimarzio.com'. Ecco le sue dichiarazioni.


INTERVISTE
Pellegrino: “Voglio riprendermi il Milan”. Gli aneddoti sulla sua esperienza
Milan, Pellegrino parla del suo passato e del suo futuro in rossonero
—Sul suo esordio in rossonero in un Napoli-Milan 2-2 della stagione 2023-2024: "Al 19’ si fa male Kalulu. Pioli si gira e mi chiama: ‘Marco, entri tu’. Tolgo la pettorina e vado in campo, sono al settimo cielo. Ma dopo un’ora sento dolore alla caviglia e mi fermo: non ho neanche finito la partita".
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Sui progressi fatti dall'epoca: "Mi sento una persona diversa rispetto a due anni fa, quando sono arrivato al Milan. Allora avevo giocato solo una manciata di partite con i grandi, al Platense. Adesso ho esperienza: sono titolare e gioco in competizioni internazionali. In questo diciotto mesi di prestiti sono maturato molto".
Sul suo arrivo al Milan: "Quando sono arrivato al Milan ho preso due mesi di lezioni per ambientarmi meglio. Sono partito in prestito a gennaio per prepararmi a tornare più forte. E ora sì, mi sento pronto. Fisicamente e mentalmente".
Sul retroscena della chiamata dei rossoneri, ad agosto 2023: "Mi stavo allenando con il Platense. Viene da me uno scout del club e mi spiega: ‘Marco, il Milan ti sta monitorando e potrebbero mandarci un’offerta a breve’. Il … Milan? Wow. Chiamo subito il mio agente e lui si mette in contatto con i rossoneri. Inizia la trattativa: la dirigenza era decisa a prendermi e così il mio agente vola in Italia con il Presidente del Platense. In pochi giorni chiudono l’accordo e in meno di una settimana ero anche io a Milano".
"Voglio prendermi il Milan. Spero possa vincere la Coppa Italia"
—Sull'emozione provata nel sapere che il Diavolo lo voleva: "Incredibile. Quando chiama un club così puoi solo accettare. Ho subito chiamato la mia famiglia: erano in America per uno scalo aereo, hanno cambiato i biglietti e sono volati a Milano per stare con me nei giorni della firma".
Sui giocatori rossoneri con cui ha legato di più nello spogliatoio: "Ho legato molto con Musah, che parla un po’ di spagnolo per gli anni a Valencia, e con Reijnders. Tijji è un ragazzo fantastico e un giocatore fenomenale. E poi mi hanno aiutato due leader come Giroud e Kjær. Olivier ha vinto un Mondiale a 31 anni e una Champions a 34. E anche Simon ha alzato il primo Scudetto a 34: mi hanno sempre detto di lavorare in silenzio e avere pazienza per ottenere grandi risultati nel tempo".
Sul possibile ritorno al Milan e un messaggio ai tifosi: "I tre prestiti sono serviti proprio a questo. In estate vorrei rientrare al Milan per restare, anche se so che non sarà semplice. Con il club ho un ottimo rapporto e spero possa vincere la Coppa Italia. E ai tifosi dico di avere fiducia in me: voglio prendermi il Milan". LEGGI ANCHE: Milan-Bologna, il pronostico di Ambrosini: “Occhio a Ndoye e Reijnders” >>>
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