INTERVISTE

Papin: “Milan, Maignan è il migliore al mondo. Su Giroud e Tonali …”

Daniele Triolo

Jean-Pierre Papin, ex attaccante del Milan dal 1992 al 1994, ha parlato a 360° dei rossoneri in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'

Jean-Pierre Papin, ex attaccante del Milan per due stagioni (1992-1994), ha parlato dei rossoneri di Stefano Pioli, ma non soltanto, in un'intervista in esclusiva rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste, dunque, le dichiarazioni del Pallone d'Oro 1991.

Milan, le dichiarazioni di Papin alla 'rosea'

Sul Napoli, avversario del Milan domani sera a 'San Siro': "Il Napoli mi ha colpito, è una squadra molto interessante con un ottimo allenatore e belle individualità. Ma non sottovalutate quello Scudetto sul petto, può avere effetti straordinari …".

Su chi è favorito tra Milan e Napoli domani: "Leggermente il Milan. È una squadra completa, arricchita dall’esperienza del successo e non ancora al top della condizione: quando crescerà, i ritmi si alzeranno anche in Europa. Oggi poi ha una tranquillità che l’anno scorso non sempre si vedeva: la gestione dei momenti del match è da top club, sa quando accelerare e quando abbassare il ritmo".

Sull'assenza di Rafael Leão in Milan-Napoli: "Assenza pesante, inutile nasconderlo. Leão è il trascinatore: ha velocità, fantasia e segna gol importantissimi, come nel derby. Allo stesso tempo dico che il Napoli si può battere anche senza di lui: si gioca in casa, in rosa Pioli ha molte soluzioni e a Luciano Spalletti mancherà Victor Osimhen".

Sulle dichiarazioni di Paolo Maldini che consiglia a Leão di restare al Milan per diventare ancora più forte: "D’accordo con Paolo. Leão guardi la rosa del Chelsea e si chieda: 'Quanto spazio troverei da titolare?'. Al Milan è un intoccabile, sa come esprimersi e conosce alla perfezione i compagni: restare e crescere in rossonero è la scelta migliore".

Sul vice-Leão per la partita contro il Napoli: "C’è un solo Leão, ma ci sono tanti altri che hanno dimostrato di poter decidere, da Olivier Giroud a Theo Hernández o lo stesso Sandro Tonali. Io penso che il fuoriclasse stia in panchina: nelle grandi partite Pioli non ha mai sbagliato una mossa. Lo Scudetto vinto poi gli ha dato ancora più sicurezza".

Su Mike Maignan: "In questo momento è il miglior portiere al mondo. Incide sempre con due-tre parate incredibili a partita, e poi non sbaglia mai: ha la regolarità dei grandissimi. Era già forte al Lille, ma il passaggio al Milan gli ha fatto fare il salto di qualità. Il futuro è suo, anche in Nazionale".

Su Giroud convocato nella Francia per gli impegni in Nations League: "Giusto così. Ho sentito che si è un po’ lamentato dopo la sostituzione con la Dinamo perché vorrebbe giocare sempre. È un segnale meraviglioso, significa voglia, passione, fame: è il motore che gli permette di risultare determinante anche a 35 anni. Olivier vive di fiducia, sa cosa può dare e come: più l’asticella si alza, più diventa decisivo".

Su Giroud che può diventare un 'highlander' come Zlatan Ibrahimović: "Zlatan è un fenomeno da studiare. Per un centravanti oggi è sempre più complicato reggere ad alto livello quando l’età avanza. Io mi sono fermato quando ho capito che non riuscivo a scattare come prima, quando non saltavo più in alto degli avversari ... Giroud deve gestirsi con saggezza: deve essere consapevole che giocherà meno e girare a proprio favore questo aspetto. Se non chiederà troppo al suo corpo potrà mantenere certi standard. Segua Pioli, che sta dando prova di essere un gestore eccezionale di uomini".

Su Charles De Ketelaere che non decolla: "Con tutto il rispetto, il Bruges non è il Milan. È un salto che pagherebbe chiunque. De Ketelaere deve acquisire maggiore conoscenza del calcio italiano e dei meccanismi del Milan, ma la stoffa c’è. Mi piace per la qualità delle giocate in velocità e per la forza fisica: nei contrasti si fa sentire".

Su Tonali che ha appena rinnovato il suo contratto: "È in crescita continua, ha un grande senso della posizione in campo. E ama il Milan: può diventare l’anima della squadra".

Sul gol di Tommaso Pobega in Champions League: "Bellissimo, per tempo di inserimento e conclusione. Altro profilo interessante".

Su cosa deve temere il Milan di più del Napoli: "Anche senza Osimhen, quei tre lì davanti fanno paura ... Kvicha Kvaratskhelia ha avuto un grande impatto. Pioli e Spalletti stanno cambiando la filosofia del calcio italiano: giocano per segnare e divertono tantissimo".

Sul popolo rossonero che riempie sempre 'San Siro': "Sì, me lo hanno detto in tanti. Domani non potrò esserci, ma io e mia moglie Florence abbiamo già messo in programma una scappata a Milano: tappa obbligata a San Siro, ovviamente". Milan-Napoli, chi gioca sulla trequarti? I dubbi di formazione di Pioli >>>