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INTERVISTE

Oddo: “Milan, Scudetto difficile ma alla portata. Vedo Ibra con Giroud”

L'intervista di Massimo Oddo (ex giocatore AC Milan) a 'La Gazzetta dello Sport' | Milan News (Getty Images)

Massimo Oddo, ex giocatore del Milan oggi allenatore, ha parlato delle prospettive stagionali della squadra rossonera: le sue dichiarazioni

Daniele Triolo

Massimo Oddo, ex calciatore del Milan ed oggi allenatore, ha rilasciato un'intervista esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni integrali.

Oddo sul paragone tra il Milan dell'ultimo Scudetto nel 2011 e quello attuale: "Era un altro Milan, anche Ibra era diverso, era una stella tra tantissime altre, oggi è un totem che guida i più giovani. Adesso rivedo un ambiente molto più simile a quello del mio Milan, la base societaria si sta ricostruendo nel modo giusto. Tutti sanno cosa e come fare: avere tra i dirigenti Paolo Maldini fa la differenza".

Oddo sul fatto che al Milan quest'estate si parli apertamente di Scudetto: "Giusto così. I primi a crederci devono essere i giocatori. Lavorare con un obiettivo ben preciso aiuta a vincere".

Oddo sulla possibilità che il Milan vinca davvero lo Scudetto 2021: "Difficile, ma alla portata. Il Milan è una squadra forte, con un'ottima difesa, un centrocampo pieno di qualità e due grandi campioni come Ibra e Giroud. Penso che Inter e Juve siano leggermente più pronte, ma non possiamo dimenticare quanto fatto dal Milan nella stagione passata".

Oddo sui vantaggi del Milan nel non aver cambiato allenatore: "Sì, Pioli conosce perfettamente i suoi perché li allena da due anni. Il Milan gioca un bel calcio ed affronta ogni partita con lo stesso spirito. Ma sa anche dare battaglia quando c'è da soffrire. Andare avanti con lo stesso tecnico aiuta anche sul mercato. Pioli sa cosa ha perso ma anche quello che serve per migliorare la rosa".

Oddo su Brahim Díaz e su cosa serve ancora al Milan: "Sono convinto che Díaz possa esplodere, ma è giusto cercare un'alternativa. E magari aggiungere qualcosa sulle fasce".

Oddo su Alessandro Florenzi: "Sa giocare in più ruoli e questa duttilità può rivelarsi preziosa in determinate fasi delle partite".

Oddo su cosa si aspetta da Olivier Giroud: "Il suo peso non si misurerà solo in campo, ma anche nello spogliatoio. È un acquisto da Champions, torneo in cui avere giocatori vincenti fa tutta la differenza del mondo. Giroud e Ibra sono totalmente differenti, ma intelligenti: insieme li vedo".

Oddo su Pietro Pellegri che può crescere con loro: "Lo spero, lo conosco bene: quando allenavo gli Allievi B del Genoa lo chiamai con noi, aveva 13 anni. Ha le potenzialità del grande talento. Si è un po' perso per strada, ma se si ritrova il futuro è suo".

Oddo su Rafael Leao e Sandro Tonali: "Leao ha potenzialità inespresse. La prima annata di Tonali è nella natura delle cose. È arrivato in un grande club a 20 anni. Deve avere tempo di sbagliare e maturare. Sono nel posto giusto: basta vedere come sono cresciuti i compagni. Prendete Franck Kessié: razionalmente sarebbe impossibile chiedergli di più dopo l'ultima stagione, ma non si smette mai di crescere. E se sei giovane come Franck e gli altri milanisti ...". Milan, preso Pellegri: le ultime su visite, cifre e dettagli dell'affare >>>

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