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Monza, Galliani: “Affronteremo il Milan con felicità ed orgoglio”

Intervista Galliani Monza AC Milan

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza ed ex Milan, ha parlato sia al 'Corriere della Sera' sia a 'La Gazzetta dello Sport'

Daniele Triolo

Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza ed ex dirigente del Milan per oltre un trentennio, ha parlato al 'Corriere della Sera' ed a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le dichiarazioni più interessanti di Galliani tra quotidiano generalista e 'rosea'.

Galliani sulla promozione del Monza in Serie A: «Dal punto di vista sentigli mentale è un’impresa senza confronti. Guardi che ho ben chiara la differenza che corre fra sollevare una Champions o essere promossi ma quando nell’89 conquistammo a Barcellona la “nostra” prima Coppa dei Campioni, per il Milan era comunque la terza della sua storia. Il Monza invece non era mai riuscito a tagliare questo traguardo: domenica notte ho realizzato che forse sono l’unico dirigente in circolazione ad aver ottenuto successi in ogni campionato, salendo tutti i gradini. Lega Pro, serie B, A, Europa con le Champions e nel mondo con l’Intercontinentale».

Su Silvio Berlusconi: «Solo grazie al Presidente e a questa proprietà, l’obiettivo è stato raggiunto, ci tengo a sottolinearlo. Da dirigente o co-proprietario del Monza avevo già sfiorato la A cinque volte, prima di quest’anno. Domenica fino al 90’ con il risultato di 2-2 eravamo qualificati, poi allo scadere dei tempi regolamentari Mastinu ha segnato la rete del provvisorio vantaggio del Pisa. Io ero negli spogliatoi, perché a metà ripresa non reggevo più la pressione. Mi sono detto: “Ha ragione Renato Pozzetto anche stavolta, dovrò tentare l’ascesa per la settima volta”».

Sul primo commento di Berlusconi dopo la promozione: «Era contento, ma non mi ricordo. Ero fuori di testa, ho chiesto a Fininvest se nella copertura delle spese mediche sono previste le visite psichiatriche. Anche quando ero in terapia intensiva con il 50% di possibilità di non farcela pensavo al Monza. Questo sono io».

Su come è riuscito a rendere Berlusconi tifoso del Monza: «Guardi che prima dell’acquisizione nel settembre del 2018 gli avevano offerto di comprare mille club. Ha scelto il Monza, che peraltro è a sette minuti da casa sua».

Su Berlusconi che vuole Scudetto e qualificazione in Champions: ambizione o responsabilità? «Ma no, la vittoria in campionato è un amusement, un divertimento. Arrivare primi in Serie A è tanta roba, pensiamo a fare la nostra scalata, a giocare la nostra stagione al meglio possibile, magari qualificandoci a una coppa europea».

Adriano Galliani Monza

Sui tanti calciatori di livello già accostati al Monza per la Serie A: «Pensi se con la mia scaramanzia, con gli spareggi playoff ancora da disputare, mi azzardo a contattare giocatori di Serie A. Prima di domenica mi avevano chiamato mille agenti e a tutti ho risposto che finché non fosse chiaro in quale campionato avremmo giocato il prossimo anno non avrei preso impegni. Peraltro nei trecento messaggi circa, ancora senza risposta, che ho sul telefono sa qual è la categoria più presente? Quella dei procuratori, da Jorge Mendes in giù».

Sulla rosa del Monza da rinforzare: «Per forza, sull'aereo al Presidente ho detto che sarà durissima: ci sono 13-14 squadre già salve prima ancora di cominciare. Dobbiamo pensare alla salvezza e ci sono 6-7 squadre con le quali giocarcela. Quindi abbiamo il 50% di possibilità di farcela. Perciò serve una squadra fortissima».

Su un possibile tentativo per Zlatan Ibrahimović: «Ibra deve guarire al ginocchio, poi si vedrà. Noi, comunque, avendo il Milan nel cuore, mai faremmo un tentativo per Ibra senza avere il loro ok».

Sulla conferma di Giovanni Stroppa: «Certo e lo sarebbe stato anche se fossimo rimasti in Serie B. Quando l’ho portato ad Arcore dal Presidente lo scorso anno, Berlusconi mi chiese: perché lui? Perché fa giocare bene le squadre, ho risposto».

Su che sentimenti gli suscita affrontare il Milan: «Felicità, orgoglio anche per la città e per la provincia di Monza e Brianza. Non tutti si rendono conto che nel 2017 da queste parti si festeggiava lo spareggio con il Seregno per andare dalla serie D in Lega Pro. Altro che Champions, questa è una vera impresa».

Sulla spesa di 71,7 milioni di euro in 4 anni per arrivare fin qui: «Non mi piace parlare di soldi, dovrebbe chiedere a Fininvest. Non sta a me sottolineare se ne sia valsa la pena o no. In generale tutti i manager del gruppo mi sono sembrati euforici per il risultato». Milan, si è offerto un talento italiano! Le ultime news di mercato >>>

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