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Milan, Mirabelli su Ibrahimovic e Donnarumma: “Ecco cosa penso”

Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan (credits: acmilan.com)

Le ultime dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli ai microfoni di TMW Radio. L'ex direttore sportivo del Milan ha parlato di diversi temi: le sue parole

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - Le dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli rilasciate ai microfoni di TMW Radio su calciomercato, Milan e non solo. Ecco le dichiarazioni principali dell'ex direttore sportivo del Milan cinese di Yonghong Li.

Mirabelli ha parlato della questione Gianluigi Donnarumma, tra il rinnovo di qualche anno fa sotto la sua gestione, e questo che il Milan attuale potrebbe dover fronteggiare: "Sempre difficile, anche se io partivo svantaggiato perché eravamo appena arrivati, ad undici mesi dalla scadenza. La proprietà attuale ha avuto un po' di anni, penso che ci staranno lavorando. Non è una questione semplice, non parliamo di un giocatore normale ma di uno dei portieri più forti al mondo. Bisognerà soprattutto vedere a che condizioni rinnoveranno, eventualmente. Io ricordo che noi non sborsammo nulla per commissioni o procure".

Il futuro di Zlatan Ibrahimovic: "Ultimi mesi al Milan? Non si può dire. Ibrahimovic è un giocatore straordinario, ma non può rappresentare la soluzione ai problemi del Milan un giocatore che si avvicina ai 40 anni. Non sarà lui a dover portare la croce".

La durata del calciomercato: "Però mi sembra assurdo che due settimane siano poco tempo. Una società, con i suoi dirigenti, non aspetta il primo giorno di mercato per avere e sviluppare le proprie idee. Per me due settimane sono più che sufficienti, anzi se vi ricordate un anno e mezzo fa eravamo riusciti a ridurre il tutto. Per me è normale, perché la cosa più orrenda è giocare con il mercato aperto, e pensare che un giocatore la domenica ha sfidato una squadra con cui si allenava il giorno dopo... E questo succede ogni gennaio. Ci si dovrà aspettare un mercato meno dispendioso".

Il lavoro dei direttori sportivi dopo l'emergenza: "Le idee ci vogliono sempre, servivano anche prima. Cambierà il modo in cui si orchestra una trattativa, penso saranno da impostare su prestiti o scambi. Girerà poco denaro secondo me... Non penso che vengano presi giocatori del settore giovanile tanto per fare, altrimenti si andrebbe incontro a un indebolimento in confronto con l'Europa. Comunque questo lavoro era già stato avviato, basta vedere la Nazionale e i suoi giovani, su questo stiamo andando bene. Non esisteranno più però le cifre a cui eravamo abituati un tempo, dobbiamo cambiare strategia di lavoro". Intanto nell'ultim'ora sono arrivate le dichiarazioni di Pippo Inzaghi: ecco i suoi ricordi >>>

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