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INTERVISTE

Van Basten: “Il Milan di Capello più forte di quello di Sacchi”

Marco Van Basten, ex attaccante del Milan (getty images)
Il Milan è una squadra ricca di giocatori di livello assoluto. Uno di questi è stato Marco van Basten. Ecco le sue dichiarazioni a Pellegatti

Emiliano Guadagnoli

Il Milan è una squadra ricca di storia che ha avuto nelle sue rose passate, giocatori di livello assoluto. Uno di questi è stato Marco van Basten, un bomber assoluto di una classe innata.

Milan, parla van Basten

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L'ex attaccante olandese ha rilasciato un'intervista sul canale YouTube di Carlo Pellegatti. Ecco le dichiarazioni.

Sui 4 gol al Goteborg: "E' stata una serata particolare, di grande gioia e orgoglio. In quel periodo avevamo una grande squadra. In quella partita Massaro giocò terzino perchè non c'era Maldini, vuol dire che tutti i giocatori sapevano cosa fare indipendentemente dal ruolo. Giocavo in coppia con Papin quella sera, lui non ha segnato, io ne ho fatti 4. La cosa più importante era la vittoria del Milan. Quella sera mi avevano anche annullato un gol".

Sul gol in rovesciata: "Il cross di Eranio era un po' arretrato e quindi ho dovuto per forza colpire la palla in rovesciata. E' andata bene".

Sulla forza di quel Milan: "In quel periodo con Capello eravamo un grande gruppo. Con Sacchi sono stati anni importanti a livello tattico, mentre con Capello eravamo un po' più liberi. Capello ha lavorato di più sulla mentalità dei giocatori, anche perchè tatticamente eravamo già a posto. Quello era il Milan più forte. Avevamo una difesa piena di stelle, a centrocampo c'erano altre stelle e così anche in attacco. Avevamo i giocatori più forti al mondo in tutti i reparti".

Su Ibrahimovic: "Ibra è stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni, soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto".

Su Ibra da giovane: "All'Ajax ero l'assistente di Koeman quando lui arrivò. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente".

Sul Milan: "E' sempre bello per me parlare della mia vita milanista, sono stati anni bellissimi". Costacurta spara a zero su Leao: 'C'è un limite, lo venderei a gennaio'

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