"Vedrei bene Theo Hernández e Álex Jiménez insieme"
—Sui dubbi di Fonseca sul terzino sinistro, con Theo Hernández che potrebbe non giocare e Álex Jiménez avanzato nel ruolo di ala: «Io vedrei bene Theo Hernández e lo spagnolo insieme: due giocatori che si scambiano tra di loro, che sovrappongono, cambiandosi magari anche di posizione quando si difende. Ma io credo che sia fondamentale soprattutto il recupero di Theo: la sua forza, la sua personalità e la sua qualità sono importanti. Il fatto che abbia lavorato anche nel giorno di riposo ci dimostra quanta voglia abbia di tornare. E credo che sia molto importante ciò che ha fatto vedere».
Sul 3-4-2-1 della Roma e la possibile scelta di Niccolò Pisilli dall'inizio: «Il centrocampo diventa forte quando tutti quanti corrono. Esistono le due fasi, difesa e attacco. Quando perdi palla i difensori devono accorciare e i centrocampisti fare da equilibratori del gioco. Il discorso sui numeri lascia il tempo che trova».
Su come la Roma potrebbe arginare Tijjani Reijnders del Milan: «Lui e Youssouf Fofana rappresentano un centrocampo di lusso. Bisogna cercare di tenerli lì, perché hanno un equilibrio e una forza unici: uno recupera palloni, l’altro ribalta l’azione e ha visione di gioco. È una coppia che mi piace tantissimo».
"Morata più Abraham, si può. Milan, occhio ai calci piazzati della Roma"
—Sulla coppia mediana della Roma, formata da Leandro Paredes e Manu Koné: «Paredes sta crescendo grazie alla fiducia che gli ha restituito Ranieri, ultimamente gli ho visto fare cose buone. Ma con Koné mi sembra che debba ancora trovarsi, amalgamarsi alla perfezione».
Sulla possibilità che il Milan giochi contro la Roma con Álvaro Morata trequartista e Tammy Abraham centravanti: «Sicuramente Morata quel lavoro lì può farlo, si muove bene e fa muovere la squadra. Abraham cerca invece di più il gol, ma tramite la ricerca della forza».
Sul perché Ivan Jurić non faceva giocare, oltre a Paredes, anche uno come Mats Hummels: «Non lo so, bisognerebbe chiederlo a lui, ognuno vede il calcio in modo diverso. Ma non ci sono capricci da parte degli allenatori, i tecnici mettono sempre in campo la squadra che reputano più funzionale alla ricerca della vittoria».
"Ricordo ancora la finale di Coppa Italia 2003 con Rivaldo fenomenale"
—Sul duello chiave di Milan-Roma di domani: «Ritengo che il Milan debba fare molta attenzione sui calci di punizione e sugli angoli perché lì la Roma è forte, mentre il Milan ha qualche problema. Quindi Fonseca deve mettere a posto queste cose qui e poi nella fase offensiva dovrà cercare più velocità e meno passaggi laterali».
Sul suo ricordo più bello con il Milan e su quello più bello con la Roma: «Ce ne sono tanti, da ambo le parti. Le posso però dire quello più brutto: una finale di Coppa Italia a San Siro con la Roma dove Rivaldo fece il fenomeno. Finiamola così: sarebbe bello sia per i milanisti sia per i romanisti rivedere quel Milan e quella Roma lì». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Pobega la chiave? La pedina per tre possibili colpi >>>
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