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Milan, Rivera: “Il club pensa troppo ai soldi. Allenatore ideale? Rocco”

Gianni Rivera (credits: GETTY Images)

MILAN NEWS - Gianni Rivera, ex stella rossonera, ha parlato ieri al mensile spagnolo "Libero" del momento attuale del Milan ma anche del suo passato da calciatore e non solo

Alessio Roccio

MILAN NEWS - Gianni Rivera, ex stella rossonera, ha parlato ieri al mensile spagnolo "Libero" del momento attuale del Milan ma anche del suo passato da calciatore e non solo.

Sul momento del Milan in riferimento alla sua gloriosa storia: "Inutile adesso guardare al passato. Mancano dei leader come, stando ai tempi recenti, sono stati Franco Baresi e Paolo Maldini. Con Zlatan Ibrahimovic le cose sono un po' cambiate, ma la società continua a pensare troppo ai soldi e poco alla formazione di campioni. Come Baresi e Maldini, sono cresciuto all'oratorio, un ambiente sano e costruttivo".

Sul suo debutto da calciatore: "Esordii a 15 anni contro l'Inter, nel 1960. Giocavo nell'Alessandria, al tempo una succursale del Milan, e mancava un centravanti. Mi adattai ma dopo poco mi spostai sulla trequarti".

Sui tecnici del Milan nella storia: "Nereo Rocco era l'allenatore ideale. Un esempio di cultura, di psicologia, un maestro nel dialogo. Bravissimo a tirare fuori il meglio dai giocatori. Anche Nils Liedholm è stato un maestro, ci fece giocare a zona, quando al tempo la adottava solo il Brasile di Mário Zagallo. Anche lui era ossessionato dall'aspetto psicologico. Di carattere però era più freddo di Rocco. Il Milan di Rocco era al livello di quelli di Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Carlo Ancelotti perché tutti hanno vinto. I successi però li determinano sempre i grandi giocatori". Calhanoglu intoccabile anche se arrivasse Rangnick? LE ULTIME>>>

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