Un aneddoto memorabile da condividere? "Sì, naturalmente. Quando decisi di concludere la mia carriera, il direttore sportivo del Milan mi offrì l'opportunità di formarmi per diventare allenatore. Ma non era quello che mi interessava. Avevo già un'altra idea in mente. Fu allora che decisi di iniziare a lavorare come agente. Qualche anno dopo sono diventato ambasciatore del team di reclutamento in Africa, una missione che mi sta particolarmente a cuore".
Quali difficoltà incontri con i giocatori africani? "Non abbiamo particolari difficoltà. Noi di Star-Assist abbiamo implementato un metodo chiaro e rigoroso per supportare i giovani talenti africani, siano essi nati nel continente o in Europa. Lavoriamo molto a monte, a livello umano e professionale. Ciò ci consente di limitare gli ostacoli e di massimizzare la loro integrazione nei campionati più importanti".
Quali trasferimenti hai influenzato direttamente? "Oltre a quelli che ho già menzionato, sono orgoglioso di aver contribuito a diversi trasferimenti importanti, come quelli di Omar Colley, Adrien Tameze e Florian Thauvin. Ce ne sono altri, ovviamente, perché in Star-Assist lavoriamo in team, ma questi movimenti restano per noi dei punti di riferimento". LEGGI ANCHE: Un Milan che finalmente convince: il 3-4-3 di Conceicao come nuova speranza >>>
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