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Milan primavera, Abate: “Il Napoli è venuto qua mettendosi dietro la palla”

Milan primavera, Abate: 'Il Napoli è venuto qua mettendosi dietro la palla' (getty images)
Ignazio Abate, allenatore del Milan primavera, ha rilasciato delle dichiarazioni al termine della partita contro il Napoli

Enrico Ianuario

Intervenuto ai microfoni di 'Milan Tv', Ignazio Abate ha rilasciato delle dichiarazioni al termine di Milan-Napoli, gara terminata 2-2.

Sulla partita: "Siamo rammaricati di non aver portato a casa i tre punti, però, per come si era messa la partita bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno. Abbiamo riacciuffato alla fine, però devo dire che i ragazzi hanno fatto un'ottima partita, un grandissimo primo tempo per mole di gioco, per occasioni create, abbiamo creato tre o quattro occasioni nitide, non siamo riusciti a sbloccarla e poi abbiamo commesso una disattenzione, siamo andati sotto e purtroppo abbiamo preso gol dopo un minuto al mezzo del secondo tempo e ci siamo dovuti adattare alla partita. Una partita sporca nel secondo tempo, difficile, intensa però i ragazzi ci hanno messo sempre qualità, ordine e cuore ed è la prima partita che rimontiamo, specialmente sotto di due gol. Sono veramente felice per i ragazzi".

Sul Napoli: "I nostri avversari sono venuti qua mettendosi tutti i 90 minuti dietro la palla. Era difficile creare spazi, però devo dire che il primo tempo siamo sicuramente andati bene, poi andando sotto gli spazi si sono ridotti e abbiamo avuto un po' troppo frenesia quando arrivavamo sulla trequarti. Ci voleva una giocata di qualità negli ultimi 30 metri, ma i ragazzi per 90 minuti hanno cercato sempre di macinare gioco con ordine, con le nostre idee, con i nostri principi, quindi hanno fatto veramente una buonissima prestazione, ricordando che abbiamo cinque o sei assenze pesanti. Sono felice, adesso ricarichiamo le pile: abbiamo bisogno di giocare una partita importante dopo tanto tempo di pausa e ci prepareremo al derby".

Sui tanti giovani in campo: "Sicuramente motivo d'orgoglio, sono felicissimo per loro. Due o tre anni di differenza è tantissimo, già un anno è tanto, figurati due o tre anni. Giocavamo con tre 2006, loro avevano tanti 2004 e 2003, quindi potete immaginare che non è sicuramente facile, specialmente dal punto di vista dell'esperienza e dal punto di vista fisico. I ragazzi si sono comportati bene, hanno tenuto botta con entusiasmo, con qualità e se sono bravi è giusto che giochino per accorciare un po' il loro percorso di di crescita, sperando un domani di vedere qualche ragazzo in qualche palcoscenico importante". Cardinale tra Milan, Yankees e Ben Affleck: il ritratto di ‘Business Insider’.

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