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Milan, Piotti: “Stagione da 8. Serve un attaccante che possa fare il titolare”

TURIN, ITALY - MAY 12: Theo Hernandez of A.C. Milan celebrates with team mates after scoring their side's first goal during the Serie A match between Torino FC  and AC Milan at Stadio Olimpico di Torino on May 12, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

L'ex portiere Ottorino Piotti ha dato un voto alla stagione del Milan. Parole anche sul mercato e sul futuro di Gianluigi Donnarumma

Renato Panno

L'ex portiere Ottorino Piotti ha dato un voto alla stagione del Milan. Parole anche sul mercato e sul futuro di Gianluigi Donnarumma. Queste le dichiarazioni ai microfoni di 'TuttoMercatoWeb': "E' stata una stagione da otto. Ad un certo punto qualche milanista aveva fatto la bocca allo scudetto ma in fondo l'Inter aveva qualcosa in più".

Pioli quanti meriti ha? "Ha fatto un ottimo lavoro come tutta la squadra, ha saputo creare un gruppo e anche quando c'erano le polemiche ha saputo gestire bene la squadra a livello psicologico superando i momenti difficili dopo la bellissima cavalcata".

Che cosa servirà per la Champions? "L'intelaiatura è discreta, secondo me serve proseguire su questa linea che traccia una riga col passato, puntando cioè su giovani di prospettiva che poi trovino continuità in questa realtà. Sarà importante poi vedere cosa succede alla riapertura degli stadi: a Milano un conto è giocare a porte chiuse, altro discorso col pubblico vicino e a volte critico"

Primo colpo un centravanti? "Direi di sì, Ibra è forte ma non potrà esser sempre disponibile, occorre magari preparare un rincalzo che strada facendo diventi titolare".

Come va a finire la vicenda Donnarumma? "E' chiaro che deve tanto al Milan, ha un ingaggio importante. Io non sono abituato a ragionare con i parametri di oggi: quando ero all'Atalanta, c'era il Verona che mi voleva e che l'anno dopo vinse lo scudetto ma avevamo meno possibilità di imporre la nostra volontà. Io ero legato all'Atalanta e restai lì. Ora ci sono altre situazioni e il mondo è cambiato. Fossi Donnarumma mi metterei una mano sulla coscienza: devo tanto al Milan. Poi bisogna vedere cosa succede di fronte a grandi offerte". Milan, ecco Maignan: cifre e dettagli dell'operazione >>>