Sul numero 7: "Prima di tutto devo ringraziare Yacine Adli che ha fatto un bel gesto a lasciarmelo. E' il mio numero preferito, non l'ho mai indossato in una squadra di club per diversi motivi. Adli mi ha reso felice con questo suo gesto".
Su Milano: "Arrivare a Milano è stato molto emozionante. Conosco un po' il centro".
Sulla vittoria degli Europei con la Spagna: "È stata un'emozione incredibile. E' un percorso iniziato a 12-13 anni quando indossi la prima volta la maglia delle Nazionali giovanili. Ti immagini un giorno di vincere una coppa. E' stata una favola questo Europeo".
Su Milanello: "È molto bello, si respira calcio".
"Il primo gol lo dedicherò ai miei figli. E immagino di farlo così"
—Sulla scelta di venire al Milan: "È stato tutto molto facile. Loro volevano me e basta, nessuna squadra mi aveva dato così tanta fiducia".
Sul suo idolo sportivo: "Fernando Torres, David Villa e Raúl González Blanco. Ma io guardo tutti i più forti".
Sul primo gol che farà in rossonero: "Lo dedicherò ai miei figli, sarà un'emozione bellissima".
Su Francesco Camarda: "Ha tutto il futuro davanti a lui. Deve lavorare, deve capire un po' di cose. Io sono qui per aiutarlo e dargli una mano. Poi magari sarò io fare la panchina per lui. Camarda può essere il presente e il futuro del Milan".
Su come immagina il primo gol a San Siro: "Palla in profondità, il portiere esce, io mi sposto e faccio gol a porta vuota". LEGGI ANCHE: Calciomercato – Kalulu alla Juventus? L’idea del Milan, l’offerta bianconera >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA