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INTERVISTE

Milan-Lazio, Fuser: “Conceicao e Baroni, il mio tifo e il pronostico: vi dico tutto”

Milan-Lazio Serie A 2024-2025 Fuser intervista Gazzetta
Diego Fuser, ex centrocampista di Milan e Lazio, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' della partita di campionato di stasera a 'San Siro'
Daniele Triolo Redattore 

Diego Fuser, ex centrocampista di Milan (1989-1990 e poi 1991-1992) e Lazio (1992-1998), ha parlato in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport' di Milan-Lazio, partita della 27^ giornata della Serie A 2024-2025 in programma stasera alle ore 20:45 a 'San Siro'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan-Lazio, così il doppio ex Fuser alla 'rosea'

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Sul momento del Milan di Sérgio Conceição: “È ovvio che non sia un momento facile, ma secondo me la chiave è il tempo. Se cambi allenatore ogni sei mesi non otterrai mai nulla. Al Milan dico di aspettare Conceição”.


Sui ricordi che ha di Conceição, con cui è stato compagno di squadra nel Parma: “Era un ragazzo semplice, silenzioso. Con un grandissimo senso dell’educazione e del rispetto. Se devo essere sincero non avrei detto che avrebbe fatto l’allenatore. Oggi è diverso da come era allora. Lo vedo più deciso, determinato e con la cattiveria agonistica giusta. Spero che i rossoneri possano dargli un po’ di tempo, anche se non dovesse arrivare in Champions”.

Su chi l'ha deluso, in particolare, nel Milan: “Personalmente credo che in questi casi sia sempre un discorso di insieme. Non può essere solamente colpa di uno se le cose non vanno. Certo, alcuni top player come Theo Hernández, Mike Maignan o Rafael Leão possono e devono dare di più. La squadra ha tutte le qualità per risollevarsi e fare un grande finale di stagione”.

Su cosa vede di diverso rispetto al Milan in cui ha giocato lui: “Posso dire tutto? Erano altri tempi, è cambiata qualunque cosa. Però non ci sono più dentro, è solo una sensazione. Ma nel mio Milan c’era un’organizzazione incredibile, la società era dieci anni avanti al resto del mondo. Tu dovevi pensare solo a giocare. Ma è normale, sono cicli. Adesso c’è una società nuova, con un progetto nuovo, aspetterei a dare giudizi”.

Fuser: "Milan e Lazio, le squadre più importanti della mia carriera"

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Su cosa l'ha stupito della Lazio di Marco Baroni: “Baroni ha dimostrato come programmazione e organizzazione battano 3-0 nomi e blasone dei giocatori. Ha saputo tirare fuori il 100% da tutti, schierandoli bene in campo e preparando bene le partite. Il suo è stato un lavoro super”.

Sul giocatore che, più di tutti, l'ha sorpreso nella Lazio: “Scelgo Pedro, è incredibile. Gioca sempre, non si risparmia mai ed è ancora decisivo. Ed è anche una lezione per un ragazzino che si approccia a questo sport. Vedere uno della sua età che ancora fa quella corsa in più, che si sbatte e si spende per la squadra, è il miglior insegnamento che può avere un giovane”.

Sui ricordi che ha del tempo trascorso nella Lazio: “Ho tantissimi ricordi, sono stati sei anni molto intensi. Mi vengono in mente le sedute di Zdenek Zeman, a cui voglio mandare un grande e affettuoso abbraccio. È stato un innovatore. Vedeva le cose prima degli altri. Ma che fatica in ritiro … dopo una settimana di corsa volevi smettere di fare il calciatore. Poi la classe di Sven-Göran Eriksson, la calma di Dino Zoff. Ho imparato tantissimo e sono tanto legato alla Lazio e ai suoi tifosi”.

Sul suo tifo in Milan-Lazio di stasera: “Per nessuno, come potrei? Sono state le squadre più importanti della mia carriera. Al Milan ero giovane, ma ho vinto tanto e ho giocato praticamente tutte le finali. Poi volevo più spazio e ho scelto la Lazio. A Roma ho vissuto sei anni bellissimi e posso dire che sono state le stagioni migliori della mia carriera”.

Sul pronostico per Milan-Lazio: “Difficile dirlo … dico pareggio, dai. Mi salvo così. Spero sia comunque uno bello spettacolo”. LEGGI ANCHE: Milan-Lazio, parla Biglia: ecco le rivelazioni anche sull’epoca cinese >>>