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SERIE A, MILAN-INTER

Milan-Inter, Lippi: “Tonali è un giocatore chiave per i rossoneri”

Marcello Lippi

Il tecnico Marcello Lippi, insieme ad Alberto Zaccheroni e Arrigo Sacchi, ha parlato di Milan-Inter, in programma stasera a San Siro

Salvatore Cantone

Il tecnico Marcello Lippi, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato di Milan-Inter insieme ad Alberto Zaccheroni e Arrigo Sacchi. Ecco cosa ha detto.

DA CONTE A INZAGHI

Com’è l’Inter di Inzaghi rispetto a quella di Conte?

Sacchi: «Diversa soprattutto per il cambio in attacco, con Dzeko al posto di Lukaku».

Zaccheroni: «Non è cambiato così tanto, qualche smarcamento, qualche traiettoria diversa».

Lippi: «Forse quella di Conte aveva più rabbia e qualcosa in più nel recupero palla. È cambiato sicuramente il modo di attaccare. Lukaku era fenomenale, ma Dzeko sta facendo molto bene. Anche tanti gol».

Zaccheroni: «Lukaku ti porta via due uomini. Ma l’anno scorso otto giocate su dieci passavano da lui, ora c’è più partecipazione».

Pioli continua a evolvere il suo gioco. Sta crescendo?

Zaccheroni: «Ha avuto il coraggio di cambiare: rispetto all’anno scorso punta meno sulla spinta di Hernandez sulla sinistra, fa le cose migliori con il palleggio corto. La squadra si sposta collettivamente più per vie centrali, con passaggi brevi. Calabria affonda come Teo».

Sacchi: «In quattro partite di Champions il Milan ha giocato abbastanza bene soltanto con l’Atletico. Con il Porto fuori casa è stato messo sotto all’inizio e anche a San Siro ha faticato, ma Conceicao è bravo».

Lippi: «Il Porto ha più esperienza internazionale».

Sacchi: «Pioli sta lavorando molto bene e si vede. Ma è tutto il calcio che sta cambiando. Una volta le piccole in trasferta si difendevano, aspettavano il contropiede, adesso giocano tutte».

Zaccheroni: «Il Milan in Europa soffre perché non riesce a fare pressing alto, ma Leao e Giroud non sono i tipi adatti».

QUANTE SFIDE

Normale che Inter e Milan siano aggrappate a due totem non più giovani quali Ibra e Dzeko?

Lippi: «Ibra quando gioca è sempre importante».

Sacchi: «Ora più di prima. Gioca con la squadra, prima non lo faceva. Sta cambiando».

Barella-Tonali: sfida tra i centrocampisti del futuro?

Lippi: «Barella è già un top europeo del presente, fa tutto con e senza palla. Aggredisce, si inserisce, ha mentalità vincente. Lo faceva già a Cagliari».

Zaccheroni: «Tanta roba davvero. Si vede che gli piace, lotta con tutti, è sempre incazzato...».

Sacchi: «È già un campione e io lo so perché lo conosco bene da quando era nelle giovanili. Con il suo carattere ero sicuro che sarebbe riuscito».

Lippi: «Anche Tonali è un giocatore chiave, aggredisce, recupera, sta diventando sempre più importante nel Milan».

Zaccheroni: «Tonali sta crescendo, Barella è già su livelli altissimi. Tonali l’ho sempre sostenuto, anche nel momento difficile al Milan, perché ho sempre visto come ragiona in campo. Forse è ancora timido, deve prendere più iniziative perché ha tante idee».

Lippi: «Sì, non è ancora quello del Brescia, faceva tutto lui, centrale, mezzala, recuperava palla, difendeva, impostava, tirava».

Zaccheroni: «Non è ancora quello del Brescia, ma non s’immagina quanto pesi la maglia del Milan. Alcuni miei grandi giocatori si emozionavano».

Lippi: «Ha risentito del passaggio. Dal punto di vista caratteriale non è ancora Barella».

Pioli può far giocare assieme Tonali, Kessie e Bennacer?

Zaccheroni: «Kessie non è ancora lui. Lo seguivo già a Cesena, mi piaceva da impazzire».

Sacchi: «L’anno scorso, con il vero Kessie, il Milan giocava sempre in dodici».

IL MIO DERBY

Come sono gli altri derby rispetto a Milan-Inter?

Lippi: «Tutti uguali. A Genova contano due cose: il derby e la salvezza. Se vinci, per sei mesi stai tranquillo. A Torino ho perso i due derby del primo anno, con quei punti i granata si salvarono. L’Avvocato mi disse che era la peggior partita: se vinci è dovuto, se perdi una delusione».

Sacchi: «In un derby abbiamo distrutto l’Inter. L’avvocato Prisco mi disse che se fosse stato un pugile avrebbe lanciato la spugna. Altobelli, a fine primo tempo, chiese all’arbitro: “Li conti bene, questi sono in 15...”. La verità è che loro giocavano in cinque».

COPPE E CAMPIONATO

Uscendo dall’Europa il Milan può dedicarsi al campionato?

Lippi: «Le grandi squadre si sentono più forti quando giocano le coppe. Magari si paga qualcosa in quelle settimane, ma alla lunga l’orgoglio di giocare un torneo ti rende più forte».

Sacchi: «Per pagare, si paga. Ti portano via qualche punto ma danno maturità. Una brutta eliminazione però non aiuta».

Zaccheroni: «Il Milan ha due squadre e può fare turnover».

Sacchi: «Vero che giochi con 15/16 uomini, ma non è soltanto un fatto fisico. Anche mentale. C’è la tensione Champions».

Lippi: «Tensione gratificante».

Che derby vi aspettate?

Sacchi: «Che sia un derby bello, spettacolare. Spero la gente se ne vada se li vede giocar male».

Lippi: «Ma la gente è appena tornata e vuoi farla andar via?».

Zaccheroni: «Il Milan ha più collettivo, si aiutano di più».

Sacchi: «Hai detto poco…».

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