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Milan, Dalot: “Pioli è il nostro capitano. Sul mio futuro…”

Alessio Roccio

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Diogo Dalot, terzino in prestito al Milan dal Manchester United, è stato intervistato da Sky Sport

Intervista di Diogo Dalot a Sky Sport

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Diogo Dalot, terzino in prestito al Milan dal Manchester United, è stato intervistato da Sky Sport.

Contro lo Sparta Praga è arrivata la tua prima rete in carriera sia con il Milan che in Europa League. "Sono un uomo felice. Abbiamo disputato una grande prestazione, abbiamo trovato la vittoria. Poi personalmente ci ho messo un gol e un assist. Sono soddisfatto ai massimi livelli".

A che punto sei come condizione fisica? "Sto lavorando duro, cerco la strada per tornare al top e sento di migliorare. Ma soprattutto di essere nel posto giusto: qui al Milan mi sono subito trovato benissimo".

Che allenatore è Pioli? "Più di una guida in panchina. Pioli è il nostro capitano. Ha un modo fantastico di guidare la squadra e di motivare ogni singolo giocatore. Ci fa essere tutti affamati perché ci coinvolge tutti, ognuno di noi sente di avere un'opportunità con lui".

Sul suo futuro: "Vediamo cosa succede a fine stagione. Per ora non voglio pensarci: sono concentrato al 100% sul Milan e questo è quanto"

Dove potrà arrivare questo Milan? "La squadra è fantastica: i numeri parlano da soli. Finora abbiamo trovato buoni risultati, c'è una buona atmosfera quando ci alleniamo e altrettanto spirito di gruppo. Non ci poniamo limiti, abbiamo tutto ciò che serve per continuare a crescere".

Su Ibrahimovic: "Quando hai un giocatore come Zlatan la squadra può solo migliorare. Tutti vogliono giocare con i migliori, è il sogno di ogni calciatore. E quando hai un giocatore come lui, uno che in pochi secondi può decidere una partita, o anche tre in fila… La sua carriera parla per lui, non penso di dover presentare io Zlatan (ride, ndr). È una gioia averlo in squadra. Ci può aiutare tanto con la sua esperienza, per il tipo di giocatore che è, per come gioca. Per quanto è esigente. È fantastico avere un giocatore così, perché possiamo imparare tanto. Che a 39 anni riesca a fare queste cose è fantastico".