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Milan, Calabria: “Spero di restare per sempre in rossonero”

MILAN, ITALY - JANUARY 23: Davide Calabria of AC Milan in action during the Serie A match between AC Milan and Juventus at Stadio Giuseppe Meazza on January 23, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

Calabria, terzino del Milan, ha parlato in una lunga e bella intervista del prossimo impegno e non solo. Ecco le sue parole.

Stefano Bressi

Parole da vero leader e da vero tifoso del Milan, quelle di Davide Calabria, classe 1996 rossonero vero. A pochi giorni dalla stracittadina milanese ha parlato ai microfoni di DAZN, affrontando però tantissimi temi. Ecco tutte le sue parole.

Sul primo Derby: "Essendo cresciuto con questa maglietta addosso sicuramente era un giorno speciale. Tutta la mia famiglia è milanista".

Sui vecchi Derby, pieni di campioni: "Mi ricordo delle grandissime squadre che c’erano ai tempi di Ancelotti e Allegri. Io sono cresciuto con quel Milan, con quei grandissimi giocatori e per un tifoso rossonero è stato un periodo bellissimo".

Sulla foto con Maldini: "Ne ho una con Maldini, ma gliel'ho chiesto dopo 6 anni che giocavo con suo figlio. Al Vismara ogni tanto lo vedevamo nascosto nei boschi dietro al campo centrale. Lui non andava in tribuna, ma andava dietro".

Sulla preparazione alle partite: "A questo livello prepari le partite tutte alla stessa maniera. Ovvio che per il Derby c'è un contorno ancora più bello, ma penso sia il Derby più bello del mondo, forse la partita più bella del mondo".

Sul primo Derby giocato: "Il primo Derby che ho giocato dovrebbe essere quello dell'era cinese, alle 12.30. Mi ricordo che quando abbiamo letto Derby alle 12.30 abbiamo detto che forse era il primo Derby della storia a quell'orario. È stata una bella partita comunque, perdevamo 2-0 e poi abbiamo pareggiato al 97' con Zapata, in cui, tra l'altro, ero uscito in quel momento. È stata una bella emozione, c'erano tantissimi tifosi. Quell'acrobazia lì è un bel ricordo..."

Sul rigore di Calhanoglu: "Sinceramente dal campo non avrei mai detto che fosse rigore in quell'occasione. Comunque l'ho vissuta come un momento della partita a nostro sfavore e che ci ha portato a subire gol, ma non l'abbiamo presa sul personale".

Sul futuro: "Sono qui da una vita e mi auguro che indosserò per sempre questa maglia. Poi non tocca solo a me decidere, ma ci saranno tantissime cose e mi sento così oggi".

A chi farebbe tirare il rigore decisivo: "Penso siano situazioni veramente delicate. Se dovessi decidere io, chi se la sente in quel momento può tirare".

Sulla possibile fuga dell'Inter: "È ancora presto per pensare a questa cosa. Noi vogliamo vincere e potenzialmente possiamo essere molto più vicini. Ne parleremo da domenica".

Sulla sconfitta contro lo Spezia: "I campionati si vincono in quelle partite, quando sembra che non funzioni qualcosa invece poi all'ultimo porti a casa i tre punti. Sono sicuro che con il pubblico avremmo avuto una marcia in più, infatti non è un caso che si parla di dodicesimo uomo".

Sulla presenza dei tifosi: "I tifosi creano davvero un'atmosfera eccitante. Entri allo stadio e ti senti galvanizzato dal pubblico. Averli o non averli è tutta un'altra partita. Ovvio che rimane sempre un Derby ed è una partita fondamentale, ma avere anche tutto quel contorno è una cosa che auguro di vivere".

Se è mai stato in curva: "In Curva non sono mai andato. Andavo nella curva dell'Inter per le partite del Milan perché costava meno, infatti il secondo verde era il mio posto per questo".

Sul nuovo stadio di Milano: "È sotto gli occhi di tutti questa cosa. Ci sono più introiti, c'è più potere economico e di conseguenza più risultati ad avere un proprio stadio".

Su Theo Hernandez e Rafael Leao: "Sono giocatori giovani ma che hanno veramente tantissimo talento. Probabilmente si stanno accorgendo ora del loro talento, ma penso che possano diventare in futuro due top player nei rispettivi ruoli. In fase difensiva stanno lavorando bene e credo che fosse quello che mancava. Stanno migliorando e come squadra ci stanno dando una grossa mano".

Su Ibrahimovic: "È un giocatore forte che attira su di sé le attenzioni della difesa. Averlo o non averlo cambia e se gioca a questi livelli a quest'età è sempre meglio averlo dalla propria parte che contro".

Su chi toglierebbe all'Inter: "Credo che il loro punto di forza sia la difesa. Davanti hanno talento e grandi giocatori. Toglierei un difensore, probabilmente De Vrij".

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