Sulla possibilità di ridurre a un mese e mezzo la finestra estiva e chiuderla a metà agosto
“Si, contando che ci può essere più carne al fuoco rispetto al mercato invernale. È antipatico avere il mercato aperto durante il campionato, in tanti vorrebbero avere il mercato chiuso all’inizio del campionato e credo possa essere una soluzione di buon senso”.
Sulla preoccupazione dei calciatori per il calendario intenso
“È una preoccupazione non solo per i calciatori ma anche per gli allenatori. Pur comprendendo che il calcio è cambiato, ma spremere in questo modo i calciatori crea un effetto controproducente con maggior carico muscolare e minor margine di recupero. Si rischiano più infortuni e così il giocattolo si rompe. Così lo spettacolo diventa meno attrattivo. Se i calciatori meno importanti della rosa non ci sono perché sono infortunati o devono riposare allora si vendono meno biglietti e meno persone vedono le partite. Ci sono troppe competizioni, la UEFA ha aperto le competizioni a società e campionati con meno attrattiva, ma bisogna considerare che si possono ridurre le squadre”.
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