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Mastour: “Ero una macchina da soldi. Dopo il Milan mi giurarono …”

Mastour: 'Al Milan ero una star, periodo fantastico. Poi diventai un burattino'
Hachim Mastour, ex calciatore del Milan Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sua esperienza in rossonero e non solo
Fabio Barera
Fabio Barera Redattore 

Hachim Mastour, ex calciatore del Milan Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 'Cronache di Spogliatoio', raccontando ancora una volta il suo periodo in rossonero e tutte le cose negative che ne sono conseguite. Ecco, dunque, le sue parole.

Ex Milan, Mastour da pelle d'oca: "Per gli altri ero una macchina da soldi. La depressione ..."

"Dopo il Milan, mi hanno giurato che non avrei mai più messo piede in campo. Lì ho conosciuto la depressione. Ho realizzato di essere diventato solo una ‘macchina da soldi’ per molti. È stato difficile circondarsi di persone di fiducia. Solo con l’esperienza capisci chi mettere vicino a te, chi far entrare nella tua bolla. Io ero piccolo: non sapevo, non capivo. Mi sono semplicemente fidato. Ovunque io andassi chiedevo sempre e solo una cosa: un progetto tecnico. Parlavo solo di calcio. Per gli altri, però, era una macchina da soldi. Aver captato quella cosa a quell’età non è stato bello, soprattutto quando mi hanno giurato che non avrei mai più messo piede in campo".


"Non puoi togliere un sogno a un ragazzo, non è giusto. Ho sofferto tantissimo. Lì per lì non sai mai come va a finire: vivi pensando al futuro. Ma quando proietti la tua mente in un qualcosa di incerto, inizi a sentire tante voci dentro di te. In quel momento ho conosciuto la depressione. Non provavo più piacere in quello che facevo. Ero addirittura arrivato a non vedere più il calcio in tv. A casa sono sempre stato circondato da palloni. Ma in quel periodo ci passavo accanto e non li toccavo. Mi dispiaceva, ma era qualcosa che soffrivo. Ne sono uscito grazie alla religione. Cosa direi a quel bambino oggi? Di non mollare. È quello che mi ha portato a essere ancora qua oggi".