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L'esultanza di Santiago Castro (attaccante Bologna) per il suo gol in Bologna-Milan 2-1 (Serie A 2024-2025) | AC Milan News (Getty Images)
Lionello Massimelli, ex calciatore del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del 'Corriere di Bologna', soffermandosi in modo particolare sulla finale di Coppa Italia contro il Milan. Ecco, dunque, le sue parole.
Sulla finale del 1974: "In tribuna ero con Colomba, il presidente Conti, il ds Montanari. Faceva caldissimo. Soffrimmo. L’arbitro Gonella fece un po’ di tutto (fece ripetere anche il primo rigore della lotteria a Bulgarelli), Non so, forse noi eravamo più blasonati. Il Palermo correva tantissimo, sai com’è la B, e oltre a Vanello, il «play» poi venuto a Bologna aveva due buoni attaccanti. Quando Girardi parò il rigore a Cresci la tensione salì".
Sui festeggiamenti: "Ricordo tanti romani, tanta gente, forse 50 mila (la cronaca parla di meno pubblico, 18 mila ndr). La premiazione avvenne in Tribuna. Prendemmo tanti sputi dai palermitani, sono arrabbiati ancora oggi, per loro era una finale storica. Poi noi andammo in tournée per un mese in Italia, giocammo anche a Messina. Allora era così".
Sull'ultimo trofeo: "Diciamo “mezzo rubato”. Alla fine quello che è stato è stato, l’importante è alzare qualcosa in cielo. Quest’anno preferirei la Coppa e poi l’Europa League alla Champions. Finalmente ci siamo, è incredibile, ma quando è arrivato Sartori un po’ ci credevo. Grande club, serio e trasparente. Oggi è fondamentale, guarda il Milan cosa fa".
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