Luca Marelli, ex arbitro di Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 'Calcio News 24' in merito all'introduzione del programma Open VAR su DAZN. Ecco le sue parole.
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Marelli: “Open VAR è stato una rivoluzione. Non mi aspettavo che …”
Le parole di Luca Marelli su Open VAR
—"Open VAR è stata una rivoluzione. Non mi aspettavo tappeti rossi e acclamazioni, mi aspettavo polemiche sugli episodi scelti e sulle spiegazioni fornite. E’ andata esattamente così ma era scontato: senza polemiche pare che non si riesca a vivere. Polemiche su tutto, non solo sul calcio, ciò che rende soprattutto i social invivibili per chi ha desiderio di confrontarsi e non di sollevare polveroni per ogni argomento. La trasparenza è sempre la miglior scelta, in qualunque ambito e mi auguro che possa continuare. La nuova stagione si apre con una novità non di poco conto: Orsato non ci sarà. Più di qualcuno dirà “meno male!” oppure “uno in meno!”. Viviamo in un paese democratico e perciò chiunque è libero (nel limite del lecito…) di dire o scrivere quel che vuole. Resta il fatto che perdiamo un arbitro da 290 presenze in Serie A, con un’esperienza sterminata e con un’autorevolezza che nessun arbitro italiano possiede".
"Detto ciò, sono molto ottimista: sta crescendo una nuova nidiata di giovani che fanno ben sperare. I nomi sono noti: Marcenaro di Genova, Colombo di Como, Sozza di Seregno, Feliciani di Teramo, Marchetti di Ostia. Oltre a questi mi attendo di rivedere su buoni livelli Ayroldi che, nell’ultima stagione, ha offerto un rendimento troppo altalenante e la conferma di arbitri già esperti come La Penna (splendida stagione), Rapuano (bene ma calato dopo la pessima finale di SuperCoppa Italiana di gennaio) e Chiffi (reduce da una stagione da incubo per i tanti infortuni). Ti lascio con una previsione, chiudendo come ho aperto, cioè con una vena velatamente polemica: la prossima stagione sarà la peggiore di sempre. Sorpreso? Naturalmente è una battuta: ogni anno, ad un certo punto, sentiamo questa frase anche se, in realtà, non è mai vero. E’ un luogo comune che si ripete come un mantra e che sarà difficile superare perché gli arbitri svolgono un lavoro tremendo: devono decidere, decidono centinaia di volte in ogni partita ma sono al centro dell’attenzione solo in caso di errore o presunto tale…". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Leao, scaduta la clausola: la sua valutazione attuale >>>
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