Quando Mancini disse: “Questo ex Milan poteva essere Messi”

Oggi Roberto Mancini è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale dell'Arabia Saudita. Una scelta che ha fatto storcere il naso a tanti, soprattutto a coloro che sono legati al ricordo del successo all'Europeo sull'Inghilterra in finale. E la prima del 'Mancio' sulla sua nuova panchina non è andata nemmeno tanto bene, con 'I figli del deserto' sconfitti per 1-3 dalla Costa Rica. L'ex fantasista della Sampdoria, però, ha sempre avuto un occhio per i giovani talenti. E, come lo ha fatto in Italia, da quelle parti si augurano che avvenga anche nella sua nuova esperienza.

Ex Milan, la storia di Marco Macina e l'investitura di Roberto Mancini

E sin da quando era un giovane calciatore Roberto Mancini ne ha incontrati tanti di talenti, a partire dal suo gemello del gol Gianluca Vialli. Il suo primo 'gemello', però, è stato Marco Macina, incontrato nel 1977 al Bologna quando fecero insieme un provino con il club rossoblù. Entrambi furono ingaggiati, ma il prosieguo delle carriere è ben noto. Il 'Mancio' ha fatto le sue fortune con la casacca della Sampdoria, diventando uno dei più forti italiani di sempre nel suo ruolo, mentre del suo ex compagno si sono perse le tracce a 23 anni, per lo meno da un punto di vista calcistico.

Eppure Marco Macina, che vanta anche 5 presenze con la maglia del Milan in Serie A nella stagione 1985/1986, sembrava essere un talento davvero cristallino. In un'intervista di diversi anni fa Roberto Mancini disse di lui: "Macina era il più forte al mondo tra gli Under 15, poteva essere Messi, non ho mai più visto uno con il suo talento". Parole che fanno da sfondo anche all'autobiografia dello stesso ex calciatore, uscita quest'anno e intitolata 'Era il più forte di tutti'. LEGGI ANCHE: Milan, Di Canio stila la sua top 11 >>>

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