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Manchester United, Bruno Fernandes: “Noi come il Milan. Puntiamo in alto”

Bruno Fernandes (centrocampista Manchester United), rivale del Milan negli ottavi di Europa League |  AC Milan News (Getty Images)

Bruno Fernandes, giocatore dei Red Devils, ha parlato di Manchester United-Milan, gara che si giocherà questa sera all'Old Trafford

Salvatore Cantone

Manchester United-Milan, l'intervista a Bruno Fernandes

Oggi si gioca Manchester United-Milan, gara di grande prestigio. A parlarne Bruno Fernandes, calciatore dei Red Devils, nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

La maggior differenza tra calcio inglese e italiano?

«In Premier c’è molta intensità. Il ritmo è elevato. Le piccole hanno qualità e ti fanno soffrire. In Italia la tattica è da università dello sport».

La sua idea sul Milan?

«Sotto certi aspetti, noi e il Milan siamo uguali. Due club dal passato prestigioso, dieci Champions nella sala trofei, che hanno attraversato una fase di transizione, ma stanno tornando in alto. A inizio campionato, nessuno pensava che il Milan potesse lottare per lo scudetto. Siamo a marzo ed è secondo, gioca bene, ha giovani interessanti e possiede il valore aggiunto della forza di Ibrahimovic».

Si aspettava l’exploit del Porto?

«Non sono sorpreso. Il Porto ha una mentalità vincente, pratica un calcio aggressivo e mi aspettavo che potesse creare problemi alla Juventus».

L’immagine dell’eliminazione della Juve è CR7.

«Cristiano Ronaldo è uno dei grandi della storia del calcio. La sua mentalità ispira chi pratica questo sport. Ha vinto tantissimo, ma nessuno può vincere da solo. Capisco che la sua presenza nella Juve avesse creato attese enormi per la Champions, ma quando una squadra perde, perde una rosa intera, non un singolo giocatore».

Mauro Borghetti, il dirigente che la portò in Italia, ha detto: “Bruno è da Pallone d’Oro”.

«I premi individuali sono una bella cosa, ma preferisco quelli vinti con la squadra».

Come ha trascorso l’anno segnato dal Covid?

«Per me il 2020 è stato particolare. Dal punto di vista professionale, è stato il miglior anno in assoluto: il trasferimento allo United, la Premier, dodici mesi di soddisfazioni sul campo. Fuori è stato complicato: la lontananza della famiglia, la protezione dal virus, la difficoltà a tenere i bambini piccoli in casa che faticano a comprendere le ragioni delle restrizioni».

Rashford con la campagna buoni pasto per gli scolari poveri è uno dei simboli della pandemia.

«Marcus ha compiuto un’impresa straordinaria. Ha messo in moto una macchina formidabile. Ha scosso la coscienza del Paese». Non solo Manchester United-Milan, ma anche calciomercato: è sfida ai big club per un centrocampista.

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