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Maldini: “Milan, non smettere di sognare. Vice Ibra? Ecco cosa penso”

Paolo Maldini, dirigente del Milan, al Celtic Park (credits: Getty Images)

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Intervenuto a 'Dribbling', trasmissione sportiva di Rai 2, il direttore dell'area tecnica Paolo Maldini ha parlato del momento del Milan

Alessio Roccio

Milan, Paolo Maldini intervistato da 'Dribbling' su Rai 2

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Intervenuto a 'Dribbling', trasmissione sportiva di Rai 2, il direttore dell'area tecnica Paolo Maldini ha parlato del momento del Milan. Le sue dichiarazioni.

"Con ventisei risultati utili consecutivi, Paolo Maldini non può che essere orgoglioso del suo Milan: “Mi rende felice per la maniera di giocare, la sua maniera di essere, il suo coraggio, quindi son tutte cose cose che noi abbiamo chiesto ai nostri giocatori quando sono arrivati qua e a quelli che abbiamo trovato quando nell’agosto del 2018 ho accettato questo lavoro”.

"Il segreto del cambiamento: "Credere in quello che si fa e nei giocatori, aspettandoli. Questa era una squadra che aveva bisogno di costruire una base. Il discorso fatto all'inizio lo abbiamo voluto continuare".

"Ti gratifica questa cosa: "Non era una cosa che la ritenevo fondamentale nella mia vita. Sono stato 9 anni fuori dal calcio ma non vivevo con il pensiero di tornare per forza qui al Milan".

"Sulla sua presenza nel team di France Football: "Mi ha fatto davvero tanto piacere, un sogno poter pensare di giocare con così tanti campioni".

"Sui giovani talenti: "Non tutti i club sono uguali, il Milan è un club che ti chiede tanto e richiede tanto stress. Non è detto che un giovane che faccia bene da altre parti faccia bene anche qua".

"Su Daniel: "Lo vedo tutti i giorni perché vive ancora a casa con noi. Ci salutiamo e viviamo in maniera normalissima con la massima naturalezza. Il calcio è democratico al massimo, è qua perché lo merita. Ci sono tante cose che gli danno fastidio. Come con mio padre, le cose che danno più fastidio sono le frasi in macchina dopo la partita".

"Sulla storia dei Maldini al Milan: "Abbiamo avuto la fortuna sia io che mio padre di avere tanti successi: un augurio a mio figlio Daniel che possa avere gli stessi risultati".

"Sul suo modo di pensare: "Quando hai avuto una vita piena di successi e di rapporti personali soddisfacenti è normale che la cosa più importante è quella di avere un'indipendenza di pensiero. Credo che l'uomo con la sua testa faccia ancora la differenza".

"Sulla mentalità trasmessa da Stefano Pioli: “Credo che abbia tante caratteristiche da grande allenatore, quindi c’è un rapporto molto aperto, ci diciamo tutto. Anche perché è l’unica maniera per riuscire ad avere dei risultati”.

"Sul gol record di Leao: "E' una cosa irripetibile, ma se non la provi non succederà mai. Il segreto è lavorare forte e concentrarsi su quello che viene richiesto".

"Un aneddoto su Sacchi: "Ricordo ancora adesso gli incubi che facevo su quanto Sacchi chiedeva a livello lavorativo. Lui mi ha portato ad essere un perfezionista".

"Su Ibrahimovic: "Lui affronta tutto di petto. Oggi è arrabbiato perché era vicino al rientro e si è rifatto male. In epoca Covid gli infortuni muscolari sono più frequenti".

"Sul mercato di gennaio: "Il mercato non stravolgerà la rosa. Sarà un mercato creativo alla ricerca di opportunità. Vice Ibra? Abbiamo tante alternative in quel ruolo come Leao, Colombo e Daniel".

"Il desiderio per Natale: "Il ritorno alla normalità. Un sogno per il Milan? Non smettere di sognare. Continuare su questa squadra e poi chissà i sogni possono farti arrivare dove non pensavi di arrivare".

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