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INTERVISTE

Maccarone: “Il Milan era il mio Eden. Ma l’Empoli è casa mia”

Intervista Maccarone Empoli Milan

Massimo Maccarone, cresciuto nel Milan e consacratosi nell'Empoli, ha parlato dei rossoneri, dei toscani ed anche della partita di stasera

Daniele Triolo

Massimo Maccarone, attaccante cresciuto nel settore giovanile del Milan e consacratosi nell'Empoli, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'. Queste le sue dichiarazioni sulla partita di questa sera al 'Castellani' e non soltanto!

Maccarone sull'Empoli a 4 punti dall'Europa: "Se mi sorprende? Assolutamente no. Empoli è un’oasi felice dove il talento dei giovani viene coltivato e fatto crescere. Trova sempre allenatori giusti".

Maccarone sul segreto dell'Empoli: "La pace con cui si lavora. Per vedere i tifosi infuriati deve succedere il finimondo. In tanti anni non li ho mai visti arrabbiati, forse solo l’ultimo".

Maccarone sulla partita per il Milan che sarà tosta: "Direi di sì, i giovani hanno gli occhi della tigre".

Maccarone su chi l'ha stregato di più dell'Empoli: "Samuele Ricci, Fabiano Parisi e Andrea Pinamonti. Soprattutto quest’ultimo. Ha trovato continuità e fiducia. L’Empoli, se parliamo di settore giovanile, è una piccola Atalanta. Valorizza, aspetta e poi lancia i ragazzi".

Maccarone sull'ex Rade Krunić, oggi al Milan: "Con Rade ho giocato un paio d’anni. Forte forte lui, è un grimaldello che apre più porte. Al Milan ha fatto anche la punta".

Maccarone su cosa rappresenta per lui il Milan: "Se sono diventato ‘Big Mac’ lo devo a loro. Giocavo nel Soccer Boys, mi notarono in un torneo. Stregai tutti in un provino di dieci giorni a Bormio. Da ragazzino vivevo sui treni: avanti e indietro da Novara, poi autobus. A 16-17 anni ho fatto il raccattapalle a 'San Siro'".

Maccarone sulla sua infanzia e adolescenza nel Milan: "Avevo 14 anni e già giocavo nel Milan. L’ultimo anno nelle giovanili, nel 1996-97, ero aggregato alla prima squadra con Fabio Capello. Lo spogliatoio era come il giardino dell’Eden, per me: a destra c’erano Marcel Desailly, Patrick Kluivert, George Weah. A sinistra Dejan Savićević, Alessandro Costacurta, Paolo Maldini ...".

Maccarone sui consigli che gli dava Capello al Milan: "Gli altri mi avevano preso in simpatia. ‘Sei il figlioccio del mister’, dicevano. E in effetti era vero: se c’era un rimprovero me lo prendevo io. Mi voleva fisso in prima squadra. Mi urlava sempre dietro per motivarmi e farmi crescere. Con lui ho capito il professionismo".

Maccarone sull'addio al Milan: "Nel 2001, dopo un po’ di prestiti, stavo per tornare. Mi voleva Fatih Terim, ma l’Empoli mi riscattò alle buste per centomila lire in più. I rossoneri misero 6 miliardi, i toscani sei e cento. È andata bene così, senza il Milan non avrei conosciuto piazze stupende come Siena e Empoli".

Maccarone che si è preso la rivincita segnando 6 gol al Milan: "Un po’ sì dai. Non mi hanno voluto, così ho fatto qualche gol. Scherzi a parte, sarò sempre grato a loro. Mi hanno preso bambino e fatto crescere".

Maccarone sulla sua consacrazione con l'Empoli: "Casa mia da sempre e per sempre. Otto anni di gol, di sorrisi, di gioie, di lacrime, di promozioni cercate, inseguite e raggiunte".

Maccarone sull'esultanza scolando birra a bordo campo: "Dovevo mantenere una promessa. Dicembre 2015, a Bologna vinciamo 3-2 e segno due gol. Il giorno prima avevo incontrato alcuni amici storici. Hanno un pub in città. Alla fine venne fuori una sfida. ‘Se segni devi venire da noi e bere un sorso di birra, non hai il coraggio’. La cartolina del 'Dall’Ara' parla chiaro".

Maccarone su Empoli-Milan di stasera: "Pronostici non ne faccio. Nel 2017, con Giovani Martusciello, vincemmo 2-1 a San Siro".

Maccarone su Zlatan Ibrahimović: "Ibra è devastante, a 40 anni fa ancora la differenza. Se ho mai scambiato la maglia con lui? Non sono il tipo, ma resta un campione". Milan, avanti tutta sul nuovo bomber per gennaio! Le ultime news >>>

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