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M. Abatantuono: “Molto più bello lo Scudetto del Milan dell’anno scorso”

AC Milan scudetto (getty images)
Matteo Abatantuono è figlio d'arte e anche lui grande tifoso del Milan, invitato nelle trasmissioni ufficiali oggi pomeriggio. Le sue parole.

Stefano Bressi

Nella trasmissione in onda oggi pomeriggio sui canali ufficiali del Milan, è stato invitato anche Matteo Abatantuono, figlio d'arte e grande tifoso milanista come il papà. Si è presentato subito con una battuta: "Eravamo un po' più forti prima, le ultime volte che sono venuto..."

Un ricordo di Enzo Jannacci per lui: "Papà ha avuto un rapporto straordinario, ha iniziato con lui a lavorare. È la persona che l'ha scoperto i primi anni, al Derby, locala. Aveva la direzione artistica, poi ha creato un gruppo di comici. È colui che l'ha lanciato sul palco. Legatissimo, nonché grande milanista, quindi legati anche dalla fede rossonera. Lo ricordo sempre volentieri, poi ora è il decimo anniversario e quindi mio papà sta anche facendo molti contenuti per ricordarlo".

Sul locale Derby degli zii: "Sì, mio papà lo frequentava da piccolo e ha iniziato lì la carriera".

Sulle critiche eccessive: "Lo scorso anno facevamo fatica nello stesso periodo con diversi pareggi. L'anno scorso abbiamo mitizzato il Milan, ma bisogna capire quale fosse quello vero. Se quello dopo la Lazio, da cui è partito il filotto o quello prima: discontinuo e che non stravinceva le partite, anche se penalizzato dagli arbitri. Dipende molto da Rafael Leao, come il finale scorso. Anche ora se si parla tra milanisti sulle sfide importanti si dice che dipende da lui: se dà segni di risveglio dal letargo invernale si può parlare di certe partite, altrimenti è dura".

Sui momenti che tornano di Rafael Leao alti e bassi e sul fatto che sia normale che una squadra dipende dal proprio migliore: "Sì, è vero. I nomi sono quelli, bisogna aspettarsi di più anche da quelli che passano in sordina, i gregari che non lo sono. Servono più gol e assist da chi ha giocato meno o chi ha giocato troppo. Ci sono alcuni giocatori nella nostra rosa che le hanno giocate tutte, il Tonali della situazione. 70 partite quest'anno, è un problema".

Sulle partite europee con i napoletani: "Immagino si parta da 0-0, poi se ti guardi intorno sembra la preparazione all'ennesima festa loro e il funerale del Milan, siamo gli agnelli da sacrificare nel quarto di finale. La partita più squilibrata secondo tutti..."

Sui vantaggi partenopei: "Hanno il vantaggio psicologico di giocare sempre a +18, +15, +20... In campionato è diverso".

Sulla vittoria dello Scudetto di quest'anno e dell'anno scorso: "Io preferisco aver vinto come abbiamo vinto lo scorso anno..."

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