Stasera, alle ore 21:00, allo stadio 'Olimpico' di Roma si disputerà Milan-Bologna, finale della Coppa Italia 2024-2025. Per la squadra di Sérgio Conceição, che ha già vinto la Supercoppa Italiana a gennaio, c'è la ghiotta opportunità di portarsi a casa il secondo trofeo stagionale.


INTERVISTE
La Coppa Italia salverebbe la stagione del Milan? Reijnders risponde così
Milan, parla Reijnders a 'The Athletic'
—Per un Milan attualmente ottavo in classifica in Serie A, fuori prematuramente dalla Champions League e non qualificato per la prossima edizione del torneo, dunque, potrebbe esserci la chance di salvare - almeno in parte - la stagione. Ma Tijjani Reijnders, centrocampista rossonero, non è propriamente dello stesso avviso.
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"Al Milan devi competere per Scudetto e Champions"
—"No, no, no. Non possiamo dire che è stata una buona stagione. Certo, avresti vinto due trofei, ma al Milan devi competere per lo Scudetto e per andare avanti in Champions League. Questo non è successo. Fortunatamente, ora abbiamo una finale e possiamo portare un altro trofeo in dote a questo club. Però no, sono sentimenti contrastanti", l'opinione dell'olandese a 'The Athletic'. Qui di seguito il resto della sua intervista.
Sui 14 punti in meno rispetto alla passata stagione: "È frustrante, perché noi abbiamo qualità".
Sulla mancanza di continuità nel Milan: "Abbiamo vinto contro il Real Madrid per esempio e poi pareggiato contro il Cagliari ..."
Sul passaggio da Paulo Fonseca a Sérgio Conceição: "È sempre diverso quando arriva un nuovo allenatore, perché ha una visione diverse su come vuole giocare e deve trasmettere le sue idee ai calciatori il più velocemente possibile. Ma sì, per noi è stata una discussione su cosa stesse succedendo. A volte siamo stati sfortunati. A volte non eravamo presenti dall'inizio della partita. E ci sono cose che abbiamo dovuto sviluppare molto meglio e molto più velocemente".
"Non dobbiamo avere paura del Bologna, siamo il Milan"
—Sulla finale di stasera contro il Bologna: "Sono una squadra complicata da affrontare. Giocano uno contro uno per tutto il campo, quindi dobbiamo fare tanti movimenti durante la partita. Oltre a questo hanno anche tanta qualità palla al piede. Hanno esterni che stanno giocando bene, però noi non dobbiamo scendere in campo ed avere paura del Bologna. Siamo il Milan e dobbiamo dimostrarlo".
Sul padre Martin: "È grazie a lui che ho imparato a giocare. Dopo ogni partita lo chiamo e gli chiedo: "Cosa ho fatto bene? Cosa invece dovevo fare meglio?".
Sul perché l'anno scorso non segnasse così tanto: "Il problema non è la tecnica, il motivo in cui calciavo. Non ero calmo quando ricevevo la palla, perché in un paio di situazioni mi sono detto: "Oh, devo tirare". Quando sono più calmo davanti alla porta, ti rendi conto di avere più tempo. È quello che è mancato la scorsa stagione".
"Sono un giocatore box-to-box. Guardavo ogni partita di De Bruyne"
—Su che tipo di giocatore è: "Sono un tipico giocatore box-to-box, che aiuta la squadra a costruire e a trovare la connessione con l'attacco, sia servendo i miei compagni di squadra con i passaggi, sia stando in area di rigore ed essendo importante con i gol".
Sull'idolo Kevin De Bruyne: "Quando ero piccolo seguivo tanto il Barcellona. Poi sono cresciuto e ho cominciato a seguire Kevin De Bruyne. Guardavo ogni sua partita, le clip su YouTube, soprattutto il modo in cui scansionava il campo prima di ricevere la palla, così sapeva sempre dove fosse lo spazio. Cerco di fare lo stesso".
Sulla prossima stagione: "L'importante è tornare alle basi e ripartire da lì". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, il nuovo regista ha già dominato in Serie A: le ultime >>>
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