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Italia-Inghilterra, Boban: “Favori Uefa? Ridicolo. Discorsi disonesti”

Zvonimir Boban (dirigente Uefa) ha parlato alla Gazzetta dello Sport (credits: Getty images)

Zvonimir Boban, dirigente della Uefa e ex giocatore del Milan, ha parlato della finale Italia-Inghilterra, che si giocherà domani a Wembley

Salvatore Cantone

Zvonimir Boban, Chief of Football della Uefa, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Boban ha parlato ovviamente di Italia-Inghilterra, finale dell'Europeo che si giocherà domani: "Sarà una finale bellissima, Italia contro Inghilterra, due grandi del calcio. Finale voluta dalla Uefa?Mi viene da ridere. Ridicolo solo pensare che l’Uefa favorisca una squadra. Teorie cospirazioniste e dietrologia sono sempre esistite, ma chi vive il calcio sa che sarà una finale pulita".

Boban, si aspettava l’Italia in finale?

«Che fosse una squadra particolare, che la sua forza fosse lo spirito collettivo, s’era visto. Però avevamo tutti un dubbio: cosa succederà quando si alzerà il livello? La qualità generale non è quella delle migliori Italie. Ma qui è il capolavoro di Mancini. E i giocatori hanno dimostrato forza mentale, spirito di gruppo e capacità non comune di lettura delle situazioni».

Cosa le è piaciuto?

«Sono colpito dal grande lavoro dei due terzini: Di Lorenzo e Spinazzola hanno sempre avuto qualche problema difensivo ma qui, oltre ad attaccare alla grande, marcano benissimo. I tecnici dei club non c’erano riusciti».

I migliori degli azzurri?

«Il fuoriclasse è Donnarumma. Poi Chiesa, fuoriclasse potenziale. E Jorginho. Decisivo».

Da Pallone d’oro e Best Fifa?

«In un anno in cui i fuoriclasse e i geni del calcio non partecipano al gala, è uno dei candidati».

La grande novità dell’Euro?

«In un bellissimo torneo c’è stato un esagerato trasformismo tattico. Ma è andato avanti chi aveva le idee chiare fin dall’inizio: Italia, Spagna, Inghilterra, anche i danesi. Mancini è stato coerente».

E da dimenticare?

«La fascinazione per la difesa a tre. Se metto tre difensori, costringo gli esterni ad abbassarsi e il centrocampo va in inferiorità. Chi gioca a tre non domina mai. Spiace che grandi allenatori abbiano seguito questa moda, trasformando, anzi deformando, le loro squadre. Nel calcio è fondamentale l’occupazione degli spazi del centrocampo. Se hai due esterni larghi, puoi schierare tre uomini in mezzo e dominare anche in ampiezza: 4-3-3, 4-4-2, 4-2-3-1, dipende dei giocatori che hai. Così controlli spazio, distanza e partita».

Secondo Boban come si vince la finale?

«Gli inglesi non hanno palleggio e creatività degli azzurri che quindi devono condurre la partita. L’Inghilterra non è la Spagna, però ha una forza fisica notevole e nell’uno contro uno è stata dominante. Dipende molto dalla formazione di Southgate».

Sterling: un errore, no?

«Decisione dubbia, non si può negare, ma non uno scandalo come dicono urlatori di professione. Spiace che l’ombra sia caduta in un momento così e che alcuni mettano in discussione un Europeo in cui l’arbitraggio è stato fantastico. Rosetti ha fatto un gran lavoro di preparazione e rinnovamento. Makkelie era convinto di aver preso una decisione giusta».

Non sarebbe utile un intervento Ifab? Un concetto come “serio dubbio” non renderebbe più semplice il ricorso al Var?

«Tireremo le somme alla fine, se ne parlerà nella comunità calcistica e arbitrale, se ci sarà una possibilità di miglioramento, ne discuteremo. Io credo ci sia...».

Un calcio senza Var...

«Solo chi non è onesto intellettualmente può discutere l’aiuto del Var. Il tempo effettivo s’è allungato. Meno falli e meno gialli. E soprattutto trasparenza. Non so cosa si possa chiedere di più. L’uso nell’Europeo può fare da modello per il futuro».

I capi arbitrali, Rosetti e Collina, sono italiani, ma in Qatar rischiamo di non avere un arbitro per la prima volta dal 1930.

«Bel paradosso. In caso, vorrà dire che il loro lavoro è di un’onestà intellettuale assoluta. Spero che Orsato continui».

Superlega: cosa succede?

«C’è una battaglia legale. E la vinceremo. Quella reale e calcistica il calcio l’ha vinta contro chi vuole rovinarlo per farlo diventare un business, cancellando centosessant’anni di storia. Solo perché qualcuno non faceva bene i conti delle sue società dobbiamo rovinare il calcio?».

Boris Johnson ha dato una mano. E qui torniamo ai complotti...

«Discorsi assurdi, disonesti, scorretti. Dicevano anche che avremmo giocato la finale di Champions a Londra per lui, invece è stata a Oporto. Il calcio deve essere grato all’Inghilterra per come ha reagito e anche a paesi come l’Italia: Gravina è tra quelli che hanno lottato. Ma i veri vincitori sono il calcio, la gente che lo ama e, se devo fare un nome, Ceferin».

Tra poco più di un anno c’è il Mondiale. In futuro potrebbe essere una situazione normale: il capo del calcio Fifa, Wenger, propone un torneo biennale.

«Non possiamo che ammirare Wenger per quanto ha dato al calcio. Ma trovo assurdo non riesca a capire che, semplicemente, non si può fare. Il Mondiale non può essere biennale per mille motivi, dai calendari internazionali all’attesa per un evento che ha una sua sacralità. Un altro discorso è che, da responsabile Fifa, abbia commentato un rigore all’Europeo Uefa: inelegante e inconcepibile».

Boban, il Covid ha creato polemiche per stadi pieni, contagi...

«Bellissimo vedere gente allo stadio. Ma non abbiamo fatto nulla al di fuori delle leggi degli Stati e delle autorità sanitarie. Chi ci critica non ha coraggio o non vuol vedere come stanno le cose. Noi siamo contenti che l’Europeo abbia ridato la gioia al calcio: perché è stato bello, imprevedibile, magico».

Si diceva: il calcio è uno sport che si gioca in undici e vince la Germania. Adesso c’è il rischio che vinca sempre l’Inghilterra...

«Speriamo che le grandi siano competitive per il bene del calcio. Sono cicli, questo è inglese».

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